Max Verstappen giunge alla pausa estiva senza essere in lizza per il titolo mondiale. Una cosa a cui fa quasi strano assistere, considerando che le ultime quattro stagioni lo hanno visto costantemente campione.
Attualmente è terzo in classifica piloti, alle spalle di Lando Norris. Sono 187 i punti totalizzati dal #1 in griglia, che lo vedono a meno 88 dai 275 conquistati del driver McLaren. L’obiettivo per Verstappen, quindi, sarà difendere il terzo posto, anche perché a meno di eventi eccezionali, nelle prossime gare vedremo spesso sul podio i piloti papaya.
Max Verstappen e la scelta per la stagione 2026
Nei mesi scorsi, Max Verstappen è diventato protagonista del (fanta) mercato piloti della F1. Tante sono state le notizie e speculazioni circa un suo passaggio in Mercedes, tali da alimentare voci sul futuro di George Russell e Kimi Antonelli: arriva Max e va via l’inglese; arriva Max, resta Russell e Antonelli in Alpine e così via.
Ciò che è certo, è che al momento i driver Mercedes non hanno ancora un contratto e se possiamo capire un po’ di perplessità su Antonelli – ma neanche tanto – è incomprensibile la situazione di George Russell, vista la stagione disputata finora. Ad ogni modo, con i rinnovi non c’entra Super Max.
Nella conferenza stampa del giovedì per il GP di Ungheria, l’olandese ha dichiarato che resterà in Red Bull anche per la stagione 2026. Una scelta comprensibile, perché se da un lato si vuole dar credito alla propria squadra conoscendone anche il progetto, dall’altro il passaggio alla scuderia di Brackley sarebbe potuto essere un’arma a doppio taglio.
Se vogliamo porre la scelta su motivazioni più “tecniche” – se così possiamo dire – ne possiamo individuare due. La prima, e anche oggettivamente vera, è legata alla famosa clausola presente nel contratto. Infatti, Max avrebbe potuto attivarla e svincolarsi da Red Bull, qualora non fosse stato terzo in classifica prima della pausa estiva.
L’altra motivazione, vera o presunta, è legata alla dipartita di Christian Horner. È risaputo che i rapporti tra l’ex Team Principal e la famiglia Verstappen non fossero idilliaci e quindi, la decisione avrebbe portato “pace e serenità” con conseguente decisione di Max di restare.

Red Bull: scelta di cuore o strategica per Max Verstappen?
Max Verstappen resta in Red Bull, almeno per la stagione 2026. In effetti, a pensarci adesso – anche se facile – non avrebbe avuto motivo di cambiare squadra, considerando che le prestazioni del team austriaco e Mercedes, non sono poi così distanti. Avessimo parlato di un eventuale trasferimento in Mclaren, il discorso sarebbe stato diverso.
Non sono pochi a sostenere la scelta dell’alfiere olandese. Alcuni addetti ai lavori, hanno rilasciato delle dichiarazioni, sostenendo in pieno la scelta del pilota di Hasselt. Tra questi, c’è Martin Brundle, ex pilota automobilistico ed attuale commentatore della F1 per Sky.
Alla domanda se la scelta di Max fosse giusta, ai microfoni di Sky Sport risponde: “Assolutamente sì”. E aggiunge: “La Red Bull non avrebbe mai giocato la carta con Christian Horner senza assicurarsi che ciò significasse che Max sarebbe rimasto. Max, in più di un’occasione, ha scelto di non confermare nulla sul suo futuro. Penso che quello che farà ora sarà osservare la situazione e vedere come evolve”.
Ma Brundle, non è l’unico sostenitore di tale scelta. A “schierarsi” dalla parte di Verstappen c’è anche Günther Steiner, ex team principal del team Haas. Alla testata web.de ha così commentato la scelta del quattro volte campione del mondo:
“Non mi sorprende che abbia deciso di restare. Credo sia una mossa estremamente strategica da parte sua. Max sa bene che avrà la possibilità di lasciare la Red Bull alla fine del 2026, mantenendo così la massima flessibilità. Se il team dovesse confermarsi sorprendentemente competitivo, si troverebbe già nella squadra giusta. Personalmente penso che nel 2026 la Red Bull sarà ancora tra le migliori, ma non al vertice assoluto”.

Max Verstappen e le possibili opzioni per il 2027
La stagione 2025 non è ancora terminata, ma in Formula 1 si tende a guardar lontano. Se per il 2026 molte carte sono già state svelate, in riferimento a team e piloti, molti già pensano al 2027. Un’incognita anche per Verstappen in effetti, anche se l’ipotesi più accreditata resta sempre Mercedes, frutto anche della forte volontà di Toto Wolff di portarlo a Brackley.
A tal proposito, Günther Steiner afferma che “Se la Mercedes sarà competitiva a partire dal 2026, Max potrà ottenere un contratto pluriennale. C’è chi sostiene che, se Mercedes azzeccasse il progetto con il nuovo regolamento, non avrebbe bisogno di Verstappen”.
E ancora: “I nuovi regolamenti sono pensati proprio per favorire il recupero di chi è indietro, evitando situazioni di dominio come dal 2014 in poi. Avere un fuoriclasse come Max sarà quindi una carta vincente sin da subito, indipendentemente dalle gerarchie che si formeranno a inizio 2026”.
Ma tra le scelte del quattro volte campione del mondo, ci sono anche altri team che potrebbero rivelarsi interessanti. Martin Brundle ne cita diversi, dicendo che Max “Sa che per il 2027 ci sarà un sedile in Ferrari, almeno uno in Mercedes, uno in Red Bull e probabilmente uno in Aston Martin disponibili per lui”.
Difficile dire se il #1 sia attratto da Ferrari, visto l’andamento di Lewis Hamilton e delle stagioni precedenti. Aston martin, però, potrebbe essere una scelta interessante. Dal 2026 non solo il team di Lawrence Stroll monterà power unit Honda, ma ci sarà anche Adrian Newey a tempo pieno. Due fattori a cui Max deve i suoi successi passati. E chissà che l’effetto nostalgia, non prenda il sopravvento.
Crediti foto: Formula 1, Oracle Red Bull Racing
Seguici sul nostro canale YouTube: clicca qui