F1 – Il processo di ristrutturazione dell’Audi-Sauber prosegue spedito. Con l’acquisizione di Jonathan Wheatley e, soprattutto, di Mattia Binotto, la Casa dei Quattro Anelli ha impresso una svolta nella definizione dell’organigramma che dovrà gestire una scuderia in difficoltà ma con grandi ambizioni, soprattutto in chiave 2026, quando si intende sfruttare le opportunità offerte dal nuovo contesto regolamentare.
Prima di arrivare a quella data, ci sarà un altro anno da disputare, e si proverà a migliorare quanto fatto in un 2024 disastroso, visto che sia Bottas che Zhou sono ancora fermi a zero punti. L’ex numero uno della gestione sportiva della Ferrari non dimentica il suo passato e, per rafforzare lo staff, punta su un nome che Maranello aveva relegato al remote garage, togliendolo dall’operatività “pistaiola”: Inaki Rueda.

Audi, Mattia Binotto “riporta in vita” Inaki Rueda
Il tattico è stato una delle prime vittime della ristrutturazione imposta da Fred Vasseur. Il ruolo di ingegnere da remoto riservatogli nell’ultimo anno non lo ha mai accettato del tutto. Alla prima occasione, quindi, ha fatto armi e bagagli, trasferendosi alla corte di chi lo ha sempre difeso e protetto, anche quando le sue scelte avevano prodotto risultati negativi per il team.
Evidentemente, Binotto ritiene che Rueda possa dare molto a una squadra in difficoltà come la Sauber, tanto da affidargli il ruolo di direttore sportivo, una posizione di grande responsabilità.
Non si tratta dell’unico innesto annunciato oggi. Giampaolo Dall’Ara entra nel team con la posizione di Head of Race Engineering. Con lui arriva anche la nomina di Beat Zehnder come Director of Signature Programs and Operations, posizione che sarà operativa dal 2025.
Crediti foto: Sauber