Alla vigilia del primo appuntamento stagionale, Rob Marshall e Neil Houldey, entrambi membri dello staff tecnico della McLaren, hanno espresso le proprie sensazioni in vista del nuovo campionato. Dopo il periodo di gardening di Rob, i due, insieme al resto della squadra, hanno avuto modo di conoscersi e di imparare i rispettivi metodi di lavoro.
Di particolare importanza è stato l’approdo di Marshall nel team di Woking, essendo stato una delle figure chiave dell’ascesa e del dominio Red Bull. Se nel 2024 ha avuto solamente modo di lavorare su una MCL38 già progettata, la MCL39 sarà invece una monoposto nata sotto la sua supervisione. Al momento è considerata la macchina più temuta in griglia, anche se, come di consueto, sarà la pista a stabilire i primi verdetti del lavoro invernale delle squadre.
Rob Marshall: “La MCL39 non presenta massicci cambiamenti”
Marshall ha confermato che dopo Abu Dhabi, l’intero gruppo di lavoro ha individuato delle aree su cui migliorare. Non sono stati apportati massicci cambiamenti, ma accortezze mirate che dovrebbero permettere a Lando Norris e Oscar Piastri di lottare per entrambi gli obiettivi, dando al contempo agli ingegneri la possibilità di concentrarsi sulla vettura del 2026.
“Abbiamo identificato alcune aree su cui vogliamo concentrarci per quest’anno. Non si tratta di guadagni enormi, ma comunque significativi. Ad esempio, sull’anteriore della vettura abbiamo adottato un approccio più aggressivo. La maggior parte del lavoro e della ricerca è stata indirizzata su aree specifiche. Ali, fondo e carrozzeria sono tutti elementi che evolvono continuamente durante la stagione“.

“Direi che, nel complesso, ci sono innovazioni su tutta la vettura. Si tratta di un miglioramento rispetto alla monoposto precedente, ed è esattamente ciò che si cerca sempre di fare. Vuoi rendere il pacchetto un po’ più compatto e aerodinamicamente più efficiente, e penso che tutti nel team abbiano il diritto di essere incredibilmente orgogliosi di ciò che hanno ottenuto. Vedremo poi come andrà in pista”.
La sfida del 2026: come impiegare le risorse economiche del team?
Successivamente, si è parlato della sfida del 2026 e dell’importanza di individuare fin da subito il giusto approccio progettuale per garantirsi un futuro competitivo. La concorrenza sarà ancora più agguerrita: Lawrence Stroll sta investendo ingenti risorse in capitale umano e strutture all’avanguardia per la sua Aston Martin, mentre Audi è pronta a entrare in F1 con grandi ambizioni.
Neil Houldey ha sottolineato che, sebbene dall’esterno la macchina possa sembrare identica, in realtà sono stati capaci di risparmiare peso e migliorare la performance aerodinamica: “Direi che non c’è molto che non sia cambiato. Tutti hanno accettato la sfida di prepararsi al 2026, ma al tempo stesso sanno che questa è un’altra opportunità per essere competitivi nel campionato. Se guardi la macchina, ci saranno elementi identici, ma siamo riusciti a ridurre il peso, aumentare la rigidità e migliorare le prestazioni aerodinamiche. L’intero team si è impegnato per garantire questi progressi”.

Marshall ha poi aggiunto che quando si lotta per un titolo mondiale, le risorse per la progettazione dell’anno successivo possono risultare limitate, poiché lo sviluppo continua fino all’ultima gara. Tuttavia, McLaren non si lascerebbe sfuggire l’opportunità di tornare a vincere un altro mondiale: “Per questo motivo, abbiamo dovuto decidere quali battaglie affrontare con questa vettura. Ci sono alcune aree in cui non abbiamo apportato grandi cambiamenti, ma in generale tutto è stato migliorato almeno un po’. Alcuni aspetti non sono troppo aggressivi, mentre altri sono stati rivoluzionati”.
Cosa aspettarsi dalla nuova stagione: l’obiettivo sarà mantenere la competitività
Infine, entrambi hanno condiviso le speranze per quest’ultima stagione di vetture a effetto suolo. L’obiettivo è presentare una monoposto capace di vincere le prime gare e mantenere la competitività lungo tutto il campionato.
“Crediamo che la vettura sia migliore rispetto a quella con cui abbiamo terminato la scorsa stagione. Pensiamo di aver fatto un passo avanti significativo. È abbastanza grande? Probabilmente sì, tanto da farci credere di poter lottare. Pensiamo di essere migliori di tutti gli altri? No. Sospetto che i miglioramenti ottenuti siano simili a quelli fatti dai nostri principali rivali. Speriamo solo che nessuno di loro abbia fatto un balzo in avanti più grande“.

“La vettura continuerà a evolversi durante l’anno. Nessuno smetterà di svilupparla. Abbiamo visto come i leader siano cambiati più volte la scorsa stagione, quindi perché dovrebbe essere diverso quest’anno? Anche se a metà stagione sei quarto e 40 punti dietro il leader, sei comunque in lotta”.
Con queste dichiarazioni, il team McLaren dimostra di avere fiducia nel proprio lavoro e nella direzione presa per questa stagione. Ora, non resta che attendere la pista per i primi responsi concreti.
Crediti foto: McLaren