Nel panorama della Formula 1, il Gran Premio del Giappone è un appuntamento che ha sempre suscitato grande attesa per via delle sue caratteristiche che si fondano su elementi tecnici probanti e un meteo difficile da prevedere. Mario Farina, responsabile delle applicazioni ERS per la Ferrari, ha condiviso una panoramica sulle sfide che il team affronta durante il fine settimana di Suzuka, un circuito noto per le sue curve veloci, i cambi di direzione repentini e un layout che mette alla prova tanto le capacità dei piloti quanto la performance della power unit.
Ferrar – Chi è Mario Farina
Mario Farina, entrato a far parte della Scuderia nel 2014, ha avuto un percorso professionale che lo ha portato a diventare un punto di riferimento per la gestione del sistema ERS. La sua carriera nel motorsport lo ha visto lavorare inizialmente nel team pista, dove ha seguito la gestione e l’ottimizzazione del sistema ibrido. Oggi, Farina è responsabile della preparazione e validazione delle strategie di deployment del sistema ERS; un ruolo fondamentale durante le prove e i weekend di gara, dove il supporto remoto e la disponibilità a reagire alle necessità del team sono cruciali.

Gp Giappone: la sfida Suzuka
Con i suoi 5.807 metri e le 18 curve, Suzuka è uno dei tracciati più probanti dell’intero calendario di Formula 1. La sua disposizione a forma di otto vede un primo settore particolarmente duro considerando che è caratterizzato da curve veloci e repentini cambi di direzione, che richiedono una perfetta combinazione di efficienza aerodinamica e di stabilità meccanica. Il secondo settore presenta la parte più lenta con il tornante, un punto strategico per tentare i sorpassi.
Nel T3, invece, spiccano la Spoon Curve, un punto molto complesso – in cui si fondono le accelerazioni laterali e un cambio altimetrico repentino – e la 130R, una delle curve più veloci in assoluto dell’intero mondiale, che obbliga i piloti ad andare “a tavoletta” per ottenere il miglior tempo in vista dell’ultima chicane, la Casio Triangle, dove le manovre di sorpasso possono risultare decisive. Per questi dettagli vi rimandiamo all’analisi tecnica che potrete leggere a breve.
Un ulteriore fattore di difficoltà è rappresentato dalle condizioni meteorologiche, che a Suzuka sono particolarmente variabili. I cambiamenti repentini nella direzione del vento e la possibilità di pioggia costringono il team a un continuo monitoraggio e a strategie adattabili, aumentando ulteriormente la complessità di una gara già di per sé piena zeppa di varibili.

La gestione della power unit: l’importanza del bilanciamento energetico
Dal punto di vista della power unit, la gestione ottimale dell’energia è una delle chiavi per eccellere a Suzuka. Farina sottolinea come la massima efficienza del motore debba essere il risultato di un bilanciamento preciso tra i diversi componenti del sistema ibrido. In particolare, l’abilità nel ricaricare il sistema ERS (Energy Recovery System) durante le fasi di frenata permette di sfruttare la potenza del motore termico e del motore elettrico in modo efficace, specialmente nei tratti full gas del circuito.
Un altro aspetto cruciale riguarda la strategia di delibera dell’energia. La gestione del flusso energetico nei tratti ad alta velocità è essenziale per garantire prestazioni ottimali durante la guida e per sfruttare al meglio la potenza ibrida in determinati punti del circuito, come i rettilinei che precedono le curve più impegnative. L’interazione tra il sistema ERS e la parte endotermica deve essere calibrata in modo che i piloti possano affrontare il tracciato con il giusto compromesso tra potenza e controllo. La gestione dell’unità propulsiva e del sistema ibrido è un aspetto fondamentale per ottenere prestazioni di alto livello in circuiti complessi come Suzuka.
Dopo il doppio stop cinese, la Rossa è chiamata a una risposta convincente. Non dovrebbero essere introdotte novità di sorta da un punto di vista tecnico, pertanto è immaginabile che si lavorerà sul fine tuning per definire un assetto soddisfacente. Non solo altezze, regolazioni dei sistemi sospensivi e delle ali, a Suzuka sarà necessario trovare la giusta quadra anche sui sistemi ibridi per permettere a Lewis Hamilton e Charles Leclerc di avere potenza laddove è necessario.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP