Tra le figure più rappresentative del mondo Ferrari, Marc Gené è una voce autorevole nel paddock e un punto di riferimento per gli appassionati anche grazie alla collaborazione con la TV che ha diritti di trasmissione della Formula 1 in Italia. Alla vigilia del Gran Premio di Spagna, l’ex pilota e attuale ambasciatore del team di Maranello ha condiviso con noi le sue riflessioni su un circuito iconico, sullo stato di salute del Circus e sul legame personale con la scuderia più prestigiosa del motorsport.
Marc Gené – Barcellona: il circuito che mette alla prova ogni componente
“Il Circuit de Barcelona-Catalunya è uno di quei tracciati che ogni pilota ama affrontare”, esordisce Gené. “Con il ritorno a una configurazione più fluida, in particolare nella zona della curva 10 e nel tratto finale ora fedele al layout originale del 1991, la pista è tornata a essere non solo piacevole da guidare, ma anche tecnicamente molto impegnativa”.
Il tracciato catalano, storicamente utilizzato per i test pre-stagionali, resta un punto di riferimento tecnico per la messa a punto delle monoposto. “Ogni aspetto della vettura viene messo sotto stress: dal motore, che sul lungo rettilineo lavora al massimo della potenza, all’aerodinamica, fondamentale nelle curve veloci, fino alle gomme, sollecitate da un asfalto abrasivo e temperature spesso elevate. È una pista completa, perfetta anche per valutare eventuali aggiornamenti, ed è per questo che molte squadre scelgono di introdurre qui i loro pacchetti di sviluppo”.

F1 al top tra innovazione e intrattenimento
Dal punto di vista tecnologico, Gené non ha dubbi: “Stiamo vivendo uno dei momenti più avanzati della Formula 1. Le power unit hanno raggiunto un’efficienza impensabile fino a pochi anni fa: parliamo di motori ibridi da 1.6 litri capaci di superare i 1000 cavalli, un traguardo che testimonia la qualità della ricerca in questo sport”.
Anche il telaio e la gestione del carico aerodinamico hanno compiuto salti evolutivi notevoli. “I fondi attuali generano livelli di deportanza eccezionali, e i piloti spesso parlano di una sensazione di guida davvero estrema. Le monoposto sono imponenti, potenti ma anche molto pesanti: proprio per questo, sarà interessante vedere cosa porterà il nuovo regolamento del 2026, che andrà nella direzione di ridurre dimensioni e massa”.
L’altro elemento che colpisce è il successo globale della disciplina. “La Formula 1 ha saputo reinventarsi sul piano comunicativo, aprendosi a un pubblico giovane e a linguaggi moderni. Oggi ogni Gran Premio è un evento sold out, con un’energia contagiosa che si respira dentro e fuori dai circuiti”.

Marc Gené – Un legame profondo con il Cavallino Rampante
Gené è parte integrante del mondo Ferrari da oltre vent’anni. Un percorso che descrive con sincera gratitudine. “Ogni giorno è un onore rappresentare questa squadra. Ferrari non è solo la scuderia più titolata della storia, è un simbolo, un’emozione collettiva che continua a ispirare”.
E conclude con una riflessione sul senso di appartenenza: “Enzo Ferrari ha creato un sogno che ancora oggi vive nei nostri cuori e nel lavoro di chi indossa questi colori. L’arrivo di Lewis Hamilton ne è un’ulteriore conferma: ogni pilota, prima o poi, sogna di correre per la Rossa. Ma la vera forza è la passione delle persone che ci lavorano e dei tifosi, sempre presenti ovunque andiamo. È anche grazie a loro se Ferrari continua a essere qualcosa di unico”.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP
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