FIA WEC, la Ferrari è agguerrita: desiderio di riscatto alla 6 ore del COTA

La Scuderia Ferrari nella terra delle opportunità, alla ricerca della prima vittoria stagionale in una 6 Ore e per dimenticare il brutto week end Brasiliano

Lone Star Le Mans – La Ferrari arriva in Texas con la voglia di riscattare il bruttissimo week end sul circuito di Interlagos, dove tra mille difficoltà nell’estrarre prestazione e piccoli errori non è riuscita ad andare oltre un quinto e sesto posto finale, con un distacco superiore al minuto e mezzo dalla vetta.

Oltre al danno si è vista aggiungere anche la beffa del vedersi sorpassare, nelle ultime fasi di gara, dalla Toyota numero 7 che dopo un guaio tecnico era ripartita in fondo al gruppo delle Hypercar ed oramai sembrava destinata ad una gara dall’esito compromesso.

Il bilancio, quindi, è stato abbastanza amaro, almeno per quanto riguarda la classifica del campionato del mondo costruttori, dove oltre a perdere il secondo posto a favore dei giapponesi, vedono anche allungare di otto punti in classifica la Porsche che come da copione mette in campo la sua arma migliore, la consistenza, portando a casa un secondo ed un terzo posto. 

Per quanto riguarda la classifica piloti invece riescono a mantenere il secondo posto con la Ferrari numero 50, a diciannove lunghezze di ritardo da Porsche e con un margine ridotto sulla Toyota numero 7 a soli tre punti di distanza.

Circuit of the Americas

Austin potrebbe essere un terreno di caccia più congeniale alla Ferrari 499p?

Il circuito texano di Austin, con le sue 20 curve dislocate lungo 5.513 metri, rappresenta un’opportunità migliore per la 499p rispetto all’ indigesto tracciato brasiliano. Le squadre poco prima della lunga pausa estiva hanno potuto saggiare durante i test Pirelli di fine Luglio, le caratteristiche della pista che per la prima volta ospita questa nuova era dell’endurance, e che torna nel campionato WEC dopo quattro anni di assenza, come confermano le parole del  Global Head of Endurance e Corse Clienti, Antonello Coletta

 “Dopo la pausa estiva torniamo in azione su un tracciato straordinario come il COTA che torna a ospitare una gara iridata a quattro anni di distanza dall’ultima edizione del FIA WEC, e per la prima volta nell’epoca delle Hypercar. Siamo felici di tornare in scena a Austin e negli Stati Uniti d’America, un mercato fondamentale per la nostra Casa, nonché una terra di grande passione per il motorsport”.

La 6 Ore del COTA è un evento di capitale importanza: cercheremo di batterci per il miglior risultato possibile con l’obiettivo di rimanere in corsa per i titoli iridati Piloti e Costruttori con le 499P ufficiali numero 50 e 51, nonché per il titolo riservato ai team indipendenti con la vettura numero 83 iscritta da AF Corse”. 

Austin con il suo primo settore caratterizzato da una serie di curve medio/veloci in successione, il secondo ed il terzo con allunghi e curve lente, potrebbe presentare caratteristiche molto più affini al DNA della Ferrari 499p come sottolineato anche dal Head of Endurance Race Cars, Ferdinando Cannizzo:

“Dopo la gara sofferta in Brasile nel team c’è un gran desiderio di riscatto. Si riparte dal circuito di Cota ad Austin, dove abbiamo effettuato alcuni giorni di test, insieme a quasi tutti i team, prima della pausa estiva.

Cota è una pista completa, con curve che variano da bassa fino ad altissima velocità e un primo settore peculiare con le curve che si susseguono in sequenza e un fondo molto sconnesso. Noi abbiamo raccolto informazioni molto utili, ottimizzando un setup capace di adattarsi bene ai tratti sconnessi. D’altra parte, subito dopo il nostro test, la pista è stata in gran parte riasfaltata: sarà dunque fondamentale comprendere quanto questo intervento avrà ridotto le asperità, consentendo di usare assetti più aggressivi, e sarà da rivalutare l’impatto del nuovo asfalto sull’usura dei pneumatici considerando anche le temperature molto elevate di questo periodo dell’anno”.

Antonello Coletta, responsabile attività GT Ferrari

Lone Star Le Mans, parlano i piloti Ferrari

Anche i sei piloti titolari della numero 50 e della numero 51 predicano un cauto ottimismo, viste le caratteristiche del circuito, apprezzate da tutti, ed i positivi riscontri avuti dai test di fine Luglio con la 499p. Il messaggio emerso dalle loro dichiarazioni è chiaro: massimizzare i punti e tenere vive le speranze di lottare per entrambe le classifiche iridate

Antonio Fuoco, 499P #50: “Torniamo in pista in America in una gara, la sesta della stagione, che sarà essenziale in ottica campionato. Il nostro obiettivo è senza dubbio quello di fare il maggior numero di punti per mantenere aperta la sfida per i titoli iridati. Ad Austin abbiamo sostenuto dei test prima della pausa estiva che ci hanno dato indicazioni positive: siamo fiduciosi di poter essere protagonisti di una buona gara”.

Miguel Molina, 499P #50: “Come sempre il nostro obiettivo è quello di lavorare al meglio per fare una grande gara in America. Siamo ancora in lotta per il titolo iridato e ogni punto ottenuto al COTA sarà determinante. La pista? Personalmente apprezzo questo tracciato che potrebbe adattarsi bene alla nostra vettura. Siamo concentrati e determinati per fare bene”.

Nicklas Nielsen, 499P #50: “Nel corso del test al COTA a fine luglio abbiamo avuto sensazioni positive e penso che la nostra vettura si adatti bene a questo circuito, sicuramente meglio rispetto a San Paolo. È sempre difficile, prima del weekend di gara, conoscere il valore degli avversari in pista: dovremo quindi aspettare le prove libere per avere un primo bilancio. Punteremo a fare quanti più punti possibili. Il circuito? Il fondo è molto sconnesso e il tracciato alterna caratteristiche molto diverse. Il primo settore è impressionante specialmente per la successione di curve veloci”.

La Ferrari 499P pronta a scendere in pista

Alessandro Pier Guidi, 499P #51: “Il Circuit Of The Americas è una pista che si addice di più alla nostra 499P rispetto a Interlagos, quindi rispetto all’ultima gara di San Paolo credo che avremo maggiori possibilità di fare bene e mi sento più ottimista. Non credo che partiremo come i favoriti in questa 6 Ore, ma faremo del nostro meglio per valorizzare il potenziale della vettura e del nostro team”.

“Personalmente mi è sempre piaciuto guidare a Austin, una pista sulla quale ho dei buoni ricordi, in particolare legati al 2017, quando vinsi con James (Calado, ndr) la gara al COTA in classe LMGTE Pro al mio primo anno da pilota ufficiale Ferrari. In Texas sono attese temperature molto alte che potrebbero alternarsi a scrosci d’acqua: dunque sia la gestione delle gomme sia un’ottima strategia della squadra potrebbero essere dei fattori-chiave per il risultato”.

James Calado, 499P #51: “Ho ottimi ricordi di Austin ripensando alle gare che vi abbiamo corso in classe LMGTE Pro: tra queste ricordo con piacere il successo insieme ad Ale (Pier Guidi, ndr) ottenuto nel 2017, un anno che ci aveva visti concludere ottenendo il titolo iridato. Il COTA è un circuito davvero bello su cui guidare, specialmente nel primo settore, sul quale mi sono sempre trovato a mio agio. Guardando alla prossima gara: senza dubbio i test che abbiamo svolto qualche settimana fa con la 499P sono stati importanti e si sono conclusi positivamente per noi. Non vedo l’ora di scendere in pista per comprendere il nostro valore in relazione a quello degli avversari”.

Antonio Giovinazzi, 499P #51: “Dopo una gara non facile in Brasile torniamo finalmente in pista negli Stati Uniti d’America in questa 6 Ore che sarà per noi davvero importante. Sappiamo di poter contare su una buona vettura e su un team che sta continuando a crescere e a maturare esperienza, aspetti essenziali per fare bene in un campionato del mondo. Il COTA ospita per la prima volta una gara iridata nell’epoca delle Hypercar e, rispetto ai test di luglio, la pista è stata riasfaltata: approcciamo quindi una sfida inedita per tutti i team nella quale dovremo essere bravi a trovare il giusto setup e nel ridurre al minimo gli errori. Mi aspetto una bella gara”.


Crediti foto: Ferrari Hypercar

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