Ferrari – Loic Serra: il peso delle responsabilità. Anche quelle che non ha

Non ha ancora preso possesso dei suoi uffici ma Loic Serra già è individuato come il tecnico che deve sobbarcarsi la responsabilità di tirar fuori la Ferrari da una situazione tecnica difficile. Tra ricostruzioni fantasiose e ipotesi più concrete, il ruolo dell'ingegnere francese non è ancora stato definito

Era il 14 maggio quando la Ferrari annunciava di aver ingaggiato Jerome d’Ambrosio e Loïc Serra. Due figure provenienti dalla Mercedes che servivano a completare i ranghi di una scuderia che, stando a quanto mostrato dalla storia recente, non è ancora pronta per lottare per il titolo mondiale. Se l’ex pilota belga avrà ruoli organizzativi da un punto di vista aziendale, molto più delicato è il lavoro che dovrà svolgere il tecnico francese.

Chi è Loïc Serra? L’ingegnere vanta una lunghissima esperienza, arricchita dal lavoro svolto accanto ad Aldo Costa, uno degli artefici dei recenti successi della Mercedes, che ricordiamo essere il team con la striscia di vittorie più lunga della storia della Formula Uno. Serra, classe 1972, è laureato in ingegneria meccanica. Dopo aver concluso gli studi universitari, entra in Michelin, azienda nella quale ha sviluppato conoscenze approfondite sugli pneumatici e sui cinematismi delle sospensioni.

Il suo lavoro è stato svolto egregiamente, tanto da far circolare il suo nome tra i team della massima serie. Nel 2006 passa così in Formula 1, alla BMW-Sauber, dove sarà capo delle prestazioni. È nel 2010 che si concretizza il trasferimento alla Mercedes, che stava gettando le basi per il dominio avviatosi nel 2014. A Brackley, fino al gennaio 2013, è stato chief engineer vehicle engineering e poi head of vehicle dynamics. Nel 2018 l’ulteriore promozione nel ruolo di performance director.

Lo specialista transalpino ha di fatto contribuito a risolvere i problemi che la Mercedes aveva con la gestione delle gomme prima dell’avvento dei propulsori turbo-ibridi, quando l’era d’oro della scuderia ha preso il via. Se le varie Frecce d’Argento che si sono succedute nella storia amministravano alla perfezione le coperture, è anche grazie alla sapienza di Serra. 

Non è un caso che la W15, che non ha potuto contare sull’apporto tecnico dell’ingegnere francese, già promesso sposo di Maranello, abbia sofferto molto in questo fondamentale salvo riprendersi alla distanza, come dimostrano le ultime gare.

D'Ambrosio Ferrari
Loic Serra e Jérôme D’Ambrosio

Ferrari, Loic Serra: competenza da allocare

Con questo biglietto da visita il tecnico si presenta a Maranello, dove prenderà possesso dei suoi uffici a ottobre. Che cosa trova in Ferrari? Sicuramente, al momento dell’avvio delle trattative, non poteva aspettarsi di subentrare in un contesto nel quale non è chiara la direzione tecnica. Enrico Cardile, l’uomo che comandava sulle questioni ingegneristiche, è volato a Silverstone, dove si è accasato con Aston Martin

In questo momento il ruolo è ricoperto ad interim da Frédéric Vasseur, uomo sempre più potente nell’ambiente rosso. Chiaramente si tratta di una soluzione pro tempore perché Vasseur, pur essendo un tecnico, ha di fatto sempre svolto la sua carriera in ambito amministrativo-gestionale. Con una Ferrari alla ricerca di un leader, potrebbe essere proprio Serra a ricoprire il ruolo che è stato di Cardile.

Qualche tempo fa, forse giocando sulla prospettiva Adrian Newey, Vasseur aveva detto che il nuovo direttore tecnico della scuderia del cavallino rampante ha un nome composto da cinque lettere. Quelle che appunto formano anche il nome di Serra. Potrebbe quindi essere il francese ad ereditare una posizione che scotta visto che negli ultimi anni sono stati diversi gli avvicendamenti e considerando che i vertici di Maranello non hanno troppa pazienza quando un responsabile di quell’ambito non centra subito gli obiettivi definiti. Che sono molto ambiziosi.

Qualcuno ha detto che Serra stia lavorando già alla vettura 2024, definendo un piano di sviluppi che dovrebbero essere presto introdotti sulla SF24. Chiacchiere da bar, probabilmente, perché l’ingegnere è vincolato da un gardening concordato con la Mercedes. Immaginare che stia lavorando attivamente alla vettura, che si è smarrita nei vari livelli di sviluppo, è impensabile, perché commetterebbe un illecito amministrativo che potrebbe generare la reazione del team di Brackley per l’infrazione di clausole contrattuali vincolanti.

È più probabile che Serra, da ottobre, comincerà a lavorare attivamente sul progetto 2025 e contribuirà a definire la line-up tecnica che evidentemente non è ancora del tutto completa. Egli stesso potrebbe essere il direttore o potrebbe essere quella figura di raccordo in attesa dell’arrivo di altri professionisti. L’ipotesi Newey non è mai tramontata, anche se sembra sempre meno calda.

L’ambiente pressa indebitamente Loic Serra

Ciò che registriamo è che il livello di pressione sull’ex Mercedes tende a salire sempre di più. Pur non essendosi ancora ufficialmente insediato, c’è chi ritiene che la campagna di aggiornamenti 2024 sia di sua responsabilità. Una cosa assurda, perché a ottobre mancheranno poche gare all’epilogo di un mondiale che non vede il cavallino rampante protagonista, ancora una volta. 

Immaginare che Serra debba essere il Messia che ha la soluzione in mano è una forzatura logica che fa male sia al tecnico che comincia a lavorare troppo sotto i riflettori, sia alla stessa scuderia, che invece ha bisogno di strutturarsi con più calma e senza la fretta di dover subito vincere. Ormai il 2024, siamo realisti, è l’ennesimo anno di transizione, e pensare che bisogna invertire la rotta con soluzioni cervellotiche è un’idea alquanto stupida.

Serra, pur essendo in gardening, sta cominciando a comprendere i meccanismi di funzionamento della Ferrari. Ma potrà veramente capire cos’è l’ambiente della gestione sportiva e tecnica solo quando potrà prendere possesso dei suoi uffici e operare giorno per giorno, ora per ora, secondo per secondo. Tutto il resto, ciò che leggiamo in questi giorni in riferimento a fantomatici progetti presi per mano, sono congetture giornalistiche estive, che servono appunto a colmare la scarsità di notizie tipica di un periodo come quello che stiamo vivendo.

Chiaramente Serra è stato ingaggiato da Fred Vasseur non per essere una comparsa all’interno del contesto tecnico: è un uomo che deve e dovrà incidere, soprattutto nell’ambito delle sue competenze. Ma attenzione a fare l’errore di considerarlo il risolutore assoluto di ogni male del Cavallino Rampante. Questo è l’unico modo per generare un altro fallimento di cui in Ferrari non vogliono nemmeno sentir parlare.


Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team – Scuderia Ferrari


Guarda il nostro focus sull’ingaggio di Loic Serra da parte della Ferrari:

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