Asso pigliatutto

Liberty Media avrebbe completato l'acquisizione della MotoGp creando un polo motoristico senza precedenti

Nel gennaio del 2017 si consumava il passaggio di mano della Formula 1: Bernie Ecclestone cedeva le sue quote agli americani di Liberty Media. Circa sette miliardi di dollari l’esborso che dovette fare John C. Malone per accaparrarsi la massima categoria del motorsport

Tante le cose accadute nel settennato americano, altre da compiersi ancora. Un bilancio in chiaroscuro per una serie che comunque è cresciuta nel valore dato che oggi alcune stime affermano che il brand supera i 20 miliardi netti. Un grande balzo in avanti.

Proprio la munificità dell’investimento e la generazione di un bel po’ di utili hanno indotto i capi del colosso dell’intrattenimento ad estendere la loro mano su altre categorie dello sport motoristico. Nel mirino del gruppo di Englewood è entrata nientepopodimeno che la MotoGp.

Liberty Media - MotoGp
Liberty Media a caccia della MotoGp

Liberty Media all’assalto della MotoGp

Gli americani puntano agli eventi gestiti da Dorna Sport che è promoter dei mondiali MotoGP, WorldSBK e MotoE. Secondo indiscrezioni che arrivano dagli Stati Uniti, nella fattispecie dall’autorevole Financial Times, l’acquisizione sarebbe stata completata e si attenderebbe solo l’annuncio ufficiale da dare al mondo in un momento di particolare hype.  

Il core business di Liberty Media Corporation è proprio l’intrattenimento e applicare il modello vincente della F1 alle due ruote è qualcosa che ha stuzzicato il gruppo imprenditoriale in grande espansione e che intende accrescere i ricavi. Investire per guadagnare, insomma. La benzina che alimenta il motore del gruppo americano.

Liberty Media, nella sua corsa all’acquisizione della serie più rappresentativa del motorsport a due ruote, avrebbe sbaragliato la concorrenza di colossi come Amazon, Netflix e Disney che avevano avviato contatti già nei mesi precedenti con la Dorna.

Il rapporto molto stretto tra Carmelo Ezpeleta, amministratore delegato di Dorna Sport, e Stefano Domenicali, CEO della Formula 1, potrebbe aver favorito il sorpasso decisivo. Ma anche le titubanze dei soggetti sopra menzionati hanno giocato a favore dei proprietari del Circus che, a un certo punto, hanno smesso di “trezziare” (l’azione di aprire con calma le carte da gioco) e hanno calato la giocata decisiva.

Come si dice in questi casi, finché non c’è l’ufficialità ogni piccolo dettaglio potrebbe mettere i bastoni tra le ruote all’operazione. Il vero, grande, ostacolo alla realizzazione dello scenario sopra introdotto sono le norme europee sulla concorrenza che non permetterebbero a Liberty Media di possedere entrambi i marchi. 

Ma siamo sicuri che qualcosa si inventeranno. Anche perché si parla di società che hanno sedi sparse per il mondo che potrebbero dunque sfuggire alla normativa comunitaria. Troppi gli interessi in ballo che potrebbero permettere di vincere certi divieti meno potenti di quanto si sia detto in alcune sedi. Le scappatoie, si sa, sono presenti in ogni tipo di testo normativo.

Englewood (USA), sede di Liberty Media Corporation

Gli effetti sulle due ruote

Ci si attende che la MotoGp possa compiere lo stesso cammino di cui è stata protagonista la Formula 1 nel settennato yankee. Iniziative come Drive to Survive potrebbero aprirsi anche alle due ruote. Stesso dicasi per l’allargamento del calendario, uno dei capisaldi dell’azienda con sede a Englewood, Colorado. 

Quel che ci si attende è una migliore integrazione dei due calendari per evitare accavallamenti e magari per distribuire le gare con cadenza settimanale nell’arco dell’intero anno, eccezion fatta per un periodo di pausa che tende a farsi sempre più breve (quest’anno il mondiale di F1 terminerà l’otto dicembre, praticamente mentre stiamo addobbando la casa per le feste natalizie).

Un qualcosa a cui già si stava lavorando, ne avevano parlato Stefano Domenicali e Carmelo Ezpeleta, è l’organizzazione di una tappa comune. Servirebbe la giusta location con un paddock enorme e un’altrettanta elevata capacità di assorbire il pubblico delle due e delle quattro ruote.

Uno sforzo che si cercherà di compiere perché si tratterebbe di un evento di portata ciclopica con la possibilità di vendere i diritti a peso d’oro. Fatto in linea con le smisurate ambizioni di Liberty Media che si pone come l’asso pigliatutto del motorsport.


Crediti foto: F1, MotoGp

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