Liberty Media, colosso americano dei mass media, conosce bene il contesto socio-culturale degli Stati Uniti, un Paese in cui gli atteggiamenti possono cambiare rapidamente in base a chi occupa la Casa Bianca o alle tendenze sociali del momento. Basti pensare al recente secondo insediamento di Donald Trump a Washington, che ha portato i giganti dell’economia, della tecnologia e dell’informazione a rivedere le loro politiche inclusive, tanto avversate dal tycoon newyorchese.
Quando Liberty Media acquisì la Formula 1, una delle prime decisioni fu l’abolizione delle “grid girls”, le modelle che, in griglia di partenza, tenevano il cartello con il nome del pilota e della sua scuderia. Questa scelta fu influenzata dai movimenti femministi americani, come MeToo e Time’s Up, nati in seguito allo scandalo che coinvolse il produttore cinematografico Harvey Weinstein. Lo scandalo si allargò a livello globale e portò a numerose denunce di molestie anche in Europa e in Italia.
Liberty Media, sulla scia di questi eventi, eliminò le grid girls, ritenendo che ipersessualizzassero il corpo femminile. La decisione suscitò forti reazioni, sia tra gli spettatori maschili della Formula 1 sia tra le stesse ragazze, molte delle quali vedevano quel lavoro come una fonte di sostentamento per sé e le proprie famiglie.
Ad oggi, le grid girls esistono ancora nel motociclismo, spesso con un ruolo più accentuato sul piano estetico, indossando minigonne o leggings aderenti mentre tengono l’ombrello accanto ai piloti o si muovono nel paddock per scattare foto con i fan. Tuttavia, con l’acquisizione del Motomondiale da parte di Liberty Media (previa approvazione dell’antitrust dell’UE, ndr), anche loro potrebbero presto scomparire, seguendo la linea adottata in Formula 1.
Tuttavia, i tempi cambiano, così come gli inquilini della Casa Bianca e i movimenti femministi. Questo lascia aperta la possibilità che le grid girls possano continuare ad avere un ruolo nel Motomondiale, per la gioia del pubblico e delle stesse ragazze che, grazie a questo impiego, riescono a mantenere gli studi e la famiglia.
Il lavoro delle grid girls non umilia il ruolo della donna nella società. Le vere forme di umiliazione sono altre: stalking, revenge porn, violenza sessuale e femminicidio. Liberty Media dovrebbe lasciare a queste donne la libertà di scegliere. L’umiliazione è negli occhi di chi vuole vederla.
Crediti foto: Formulacritica,