Liberty Media, MotoGP-F1: mondi scissi ma non troppo

Greg Maffei, CEO di Liberty Media, ha parlato dei progetti che il suo gruppo ha in mente per sviluppare la MotoGP. Pur garantendo autonomia, la F1 resterà una guida da seguire

4,2 miliardi di dollari sul piatto per acquisire l’86% della Dorna (il restante 14% rimarrà a una società a con a capo Carmelo Ezpeleta in veste di  amministratore delegato). Questo è quanto sborsato da Liberty Media Corporation che ha intenzione di trasformare un’azienda con qualche problema finanziario in un nuovo generatore di profitti. Esattamente come lo è oggi la Formula Uno.  

Greg Maffei, CEO di Liberty Media, ha spiegato i termini dell’operazione in un’intervista rilasciata alla CNBC chiarendo che la MotoGP, su determinati concetti, seguirà la strada tracciata dalla classe regina delle quattro ruote. 

“Mi piacerebbe che alcune delle idee che hanno aiutato il mondo ad apprezzare il valore e la forza della F1 venissero utilizzate anche in MotoGP. E’ un qualcosa che definirei un riconoscimento di un modello che funziona. La MotoGP – riporta GPOne già di per sé è uno sport esaltante e non penso che questo vada cambiato. Anzi, è nostra intenzione mostrarne il vero potenziale al resto del mondo“.

Liberty Media ha valutato le potenzialità inespresse della MotoGP che ha una grande fanbase in Spagna, in Italia e in Francia. L’obiettivo di Maffei e dei suoi è quello di allargare il bacino d’utenza per aprirlo al resto del mondo per far capire “quanto sia eccitante questo sport“.

Liberty Media - Dorna Sport

La domanda che tutti avrebbero voluto fare a Maffei è se MotoGP e Formula Uno resteranno indipendenti o se vivranno una sorta di mistione che, alla lunga, rischierebbe di minarne le caratteristiche costitutive. 

Per il momento i due campionati rimarranno separati e sarà gestito dall’attuale management in maniera indipendente. Non si tratta tanto di dividere i costi o gli utili, quanto di trarre insegnamento dalle lezioni ottenute in Formula 1 e di utilizzare alcune di quelle idee per trasporle nella MotoGP”. 

Uno sport che ha una forte componente di eccitazione e di passione. Il nostro obiettivo è proprio di dare sviluppo e far abbracciare quella passione ad un pubblico più vasto nel mondo, che è ciò che siamo riusciti ad ottenere per certi versi già con la F1“.


Liberty Media pronta ad “americanizzare la MotoGP”?

Come accaduto nella massima serie del motorsport a ruote scoperte, anche la MotoGP entrerà a palla di cannone nel mercato americano. Oggi sul suolo USA si disputano tre gare di F1 (Miami, Austin e Las Vegas) mentre ve ne è solo una delle due ruote (al COTA). Ecco i propositi di Maffei:

Non posso dire con assoluta certezza che arriveremo ad averne tre, ma sicuramente anche nel resto del mondo, geograficamente, ci sono molte opportunità. Al momento ce ne sono 12 solo in Europa, cercheremo di valutare tutte queste opportunità senza però aumentare ulteriormente il numero di gare“.

Leggendo tra le righe si percepisce che, come nel Circus, si intende spostare il fulcro della serie dall’Europa. Il modello tutto spettacolo ed eventi di contorno spinge necessariamente in motorsport verso altri tipi di platee.

Anche se forse, per la MotoGP, la salvezza è non poter correre tra i muretti di un cittadino. Quindi location come Las Vegas non potranno essere prese in considerazione. Ma ciò non protegge totalmente dalla de-europeizzazione.  

Gp di Las Vegas: un modello che la F1 vorrebbe estendere

Liberty Media di certo imporrà un cambio di passo immediato sul modo di comunicare, esattamente come fece sette anni fa con la Formula 1. “Lavoreremo sui social media, sullo storytelling, sulle fanzone, come abbiamo fatto per la Formula 1”.

Un prodotto Netflix come Drive to Survive? Non ne abbiamo ancora parlato, anche se per la F1 è stata fondamentale nello spostare il focus dalle auto alle storie. Molto dipende anche dal tipo di fan cui ci si rivolge, ci sono quelli più interessati ai dettagli tecnici e quelli che si appassionano ai piloti o ad altri elementi. Il nostro obiettivo è raggiungerli entrambi”.

Preparatevi, amici delle due ruote, il “Drive to Survive MotoGP edition” sta per arrivare. E non è detto che vi piacerà…


Crediti foto: F1, Formulacritica

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