GP USA – Nella passata la stagione, a seguito dell’infortunio al polso rimediato da Daniel Ricciardo in occasione del Gp d’Olanda, il pilota neozelandese facente parte del Red Bull Junior Team, Liam Lawson, fu chiamato per sostituire l’australiano. Se ben ricordate, ebbe solo poche gare a disposizione per dimostrare il suo talento e la sua breve esperienza finì dopo la gara qatariota.
Purtroppo per lui, dopo il recupero di Ricciardo, non vi fu più posto nella massima serie e quindi ritornò a ricoprire il ruolo di pilota di riserva di Red Bull e Visa Cash App RB. Quest’anno Daniel Ricciardo non ha convinto gli uomini Red Bull e (sappiamo come si ragiona a Milton Keynes), il neozelandese è subentrato all’australiano. Ma com’è andato il suo ritorno nella classe regina del motorsport?
GP USA – Il ritorno di Liam Lawson in F1
Alla vigilia dell’appuntamento texano, Lawson si è presentato nel paddock di Austin con un sorriso smagliante. Finalmente la sua pazienza è stata ripagata e può inseguire il suo sogno: guidare per la Red Bull.
Il team austriaco gli ha dato la possibilità di crescere e di farlo correre nelle categorie giovanili, e le sue prime parole da pilota ufficiale Visa Cash App riguardavano proprio il team a cui ambisce: “Il mio sogno, da quando ero bambino, era di guidare con la Red Bull: avevo 8 anni e guardavo le gesta di Vettel con questa squadra. Ma ora non è qualcosa a cui guardo pensando ‘devo fare questo per arrivare in Red Bull’. Adesso sono solo focalizzato a fare bene queste gare”.

In effetti, il classe 2002 deve adesso confrontarsi con il proprio compagno di squadra che ha decisamente più esperienza di lui. Vista la situazione di Sergio Perez, la cui storia in Red Bull sembra ormai arrivata al capolinea, entrambi i piloti del team satellite sono sotto diretta osservazione di Helmut Marko.
Al momento, il pilota neozelandese sembra essere il candidato numero 1 al sedile di Perez. Dopotutto, Yuki Tsunoda è più un prodotto del vivaio Honda, e dato che la partnership tra Red Bull e il motorista nipponico terminerà l’anno prossimo, si pensa che Tsunoda rimarrà nel team satellite ancora per un po’.
Ma tutto dipenderà anche da queste ultime gare, e al momento le statistiche vanno a favore di Liam Lawson. Al suo ritorno in F1, si mette davanti a Tsunoda e conquista una nona posizione preziosa che permette a Visa Cash App RB di attaccare la sesta piazza del Campionato Costruttori occupata da Haas.
La gara di Austin: un risultato sorprendente
La gara di Austin ha dimostrato che il talento, combinato alla dura preparazione fisica e al simulatore, funziona. Dopo quasi un anno di stop, non sarebbe stata una sorpresa vedere Lawson faticare, soprattutto dopo la partenza in penultima posizione a seguito di una penalità per i pezzi cambiati. Invece, malgrado la partenza dal fondo, il talento neozelandese è riuscito a conquistare ben dieci posizioni, che hanno permesso a RB di ottenere due punti iridati preziosi.
Soltanto due gradini più avanti troviamo un Sergio Perez profondamente demotivato ormai, cosa che permette al neozelandese di essere il primo candidato a quel tanto ambito sedile Red Bull. Il classe 2002, inoltre, è riuscito a tenere testa a un osso duro come Fernando Alonso e alla fine ha pure vinto il duello con quest’ultimo (in difficoltà con una Aston Martin non competitiva) ed è pure riuscito a gestire uno stint lungo con le gomme hard.
Sebbene sia ormai chiaro quanto gli pneumatici Pirelli possano resistere, Lawson è riuscito a non bruciare le gomme e a gestirle in maniera ottimale.
“Sinceramente non pensavo fosse possibile arrivare in zona punti, considerando da dove partivo e anche com’era andata la gara Sprint”, dichiara Lawson subito dopo la gara. “Per me è molto positivo aver fatto un chiaro progresso in qualifica e in gara. L’obiettivo principale di questo weekend era di trovarmi a mio agio con la macchina”.
“Nelle ultime due settimane la squadra ha lavorato tantissimo per prepararmi a questa gara e farmi sentire in fiducia. È stato un gran lavoro di squadra”, conclude il neozelandese.
L’obiettivo di Lawson è adesso ripetere questo risultato a casa di Perez
Si sa, Sergio Perez ha sempre una marcia in più nel Gran Premio di casa, e anche la Red Bull cerca di metterlo nelle migliori condizioni possibili per cercare di rendere soddisfatto il pubblico amico. Qualora Lawson dovesse riuscire a fare bene anche in Messico, allora potrebbe convincere Helmut Marko a “promuoverlo” in prima squadra. Dalla sua Lawson può contare su una VACRRB che l’anno scorso si è comportata bene nel circuito Hermanos Rodríguez.

Per concludere, nonostante le poche gare a disposizione, Lawson ha tante possibilità di convincere il team di Milton Keynes a dargli il sedile di Perez. Come si suol dire, il neozelandese è adesso padrone del proprio destino e, chissà se l’anno prossimo non vedremo in un altro top team, dopo Antonelli in Mercedes, un altro giovanissimo pronto a dire la sua nel mondo dei grandi.
Crediti foto: F1, Visa Cash App RB