L’Hungaroring si adegua ai nuovi standard della F1 

Nei primi sei mesi di quest’anno, l’Hungaroring, storica pista ungherese che ospita la F1 fin dal 1986 nei pressi della capitale Budapest, ha subito enormi lavori di ammodernamento e riqualificazione dopo aver strappato un contratto con la FOM fino al 2032. Parliamo di una delle intese più lunghe per un Gran Premio europeo. 

I lavori della fase 1 sono stati completati lo scorso maggio. Opere che hanno riguardato i nuovi muri di contenimento, l’ampliamento della zona del paddock che supera ora gli 8.000m², due nuovi tunnel sotto il rettilineo del traguardo ed una nuova scalinata per l’area che ospita il pubblico. Per realizzare l’ampliamento del paddock molti edifici, anche abbandonati, sono stati demoliti. Sono stati portati avanti anche lavori di giardinaggio per permettere al circuito di essere più attraente agli occhi del pubblico. 

Questa è solo la parte iniziale dei lavori di ammodernamento. Le restanti fasi, che si completeranno entro il 2026, si avvieranno appena dopo il Gran Premio d’Ungheria del 21 luglio prossimo. A differenza di Monza, gli organizzatori dell’evento ungherese sono riusciti a strappare un lunghissimo contratto con la promessa dei lavori di rifacimento dell’impianto per gli anni futuri. 

Monza, invece, tra burocrazia e scontri con la politica locale e nazionale e lavori completati in extremis, sta vivendo un momento di totale incertezza per il suo futuro. Turchia, Thailandia e Corea del Sud fanno sul serio e l’impianto brianzolo potrebbe farne le spese. Stessa situazione, con di dovuti distinguo del caso, per Imola che può soccombere alla volontà di Liberty Media di non volere due gare sul territorio di un paese di dimensioni non grandissime quale è l’Italia.

Crediti foto: Hungaroring

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