Lewis Hamilton s’è messo da solo in un vicolo cieco?

Il contratto firmato con la Ferrari con larghissimo anticipo sta condizionando l'azione di Lewis Hamilton che appare in difficoltà nella comprensione della W15?

Può un sette volte iridato essere distratto per qualcosa che accadrà non prima di dieci mesi? Le difficoltà in cui sta incorrendo Lewis Hamilton sono di natura tecnica o hanno anche una matrice psicologica? Che la W15 sia una macchina che ha deluso attese e quindi spezzato sogni di gloria è un fatto; che il britannico sembri, almeno in qualifica, meno pimpante è un’altra verità difficilmente confutabile. 

Dinamiche che si intrecciano e si autoalimentano. Ma non bisogna commettere l’errore di pensare che Lewis stia guidando col braccino corto o si stia “tirando la gamba”, come si usa dire nel gergo calcistico. Il “44” si sta dannando e le continue prove fatte nei tre turni di libere del Gran Premio dell’Arabia Saudita ne sono la cartina di tornasole. 

Il britannico vuole lasciare un buon ricordo di sé e per tale ragione non molla di un centimetro. La vettura concepita da James Allison non funziona come previsto, lo ha ammesso  Toto Wolff che ultimamente è più sincero di un innocente bambino. Andrew Shovlin, a conferma dell’aria che tira a Brackley, ha ammesso che in Australia si procederà nel fare diversi tentativi per capire cosa non stia andando. Non un buon segnale. 

Una vettura di F1 vive di delicati equilibri che nel caso della W15 sono sottilissimi. Basta cambiare un parametro per mandare piloti e tecnici in una direzione spesso irreversibilmente errata. E questo succede ormai da tre anni in casa Mercedes. Segno tangibile che l’effetto suolo è un mattone piuttosto indigesto per quelli di una Stella a Tre Punte che non brilla più.

Lewis Hamilton
Lewis Hamilton in rosso: una specie di messaggio premonitore

Hamilton: il trasferimento incide sulle prestazioni?

L’annunciato trasferimento in Ferrari è un’arma a doppio taglio. Per il pilota, che parteciperà sempre meno alle riunioni tecniche di medio-lungo periodo per evitare che possa portare con sé preziosi segreti consegnandoli alla concorrenza, ma anche per la stessa Mercedes che non potrà contare sul know-how di un conducente scafato e dalla spiccata sensibilità tecnica che in passato qualche castagna dal fuoco al team l’ha tolta.

Lewis, è questo il rischio che si corre se non si risolvono i problemi della W15, dovrà continuare a lavorare contando su un posteriore leggero, l’esatto contrario di ciò che ha sempre preferito nella sua lunga carriera in cui ha costruito le vittorie su un retrotreno piantato

Senza di esso il driver di Stevenage farà fatica e procederà, come sta accadendo oggi, a tentoni nel provare diversi setup, nella speranza di accendere la formula alchemica per sciogliere il nodo gordiano. Forse anche così si spiega il vantaggio prestazionale che George Russell sta mostrando in questo avvio di 2024. 

Mercedes W15 – Lewis Hamilton (Gp Arabia Saudita)

Hamilton non è auto-incentivato?

Può esserci una quota di responsabilità del pilota in prestazioni non brillanti? David Coulthard ha le idee ben chiare a riguardo: “Non si è ancora adattato alla nuova macchina – ha spiegato a Channel 4 – Si può vedere come George Russell stia affinando gradualmente i tempi sul giro, mentre è evidente come Lewis sia in difficoltà. Una volta che riuscirà a trovare la corretta finestra di funzionamento della W15, Lewis farà bene. Ma al momento sembra che mentalmente stia già pensando al suo prossimo trasferimento alla Ferrari”.

Difficile pensare che sia così. Difficile ritenere che un campione possa consciamente risparmiarsi. Molto meno complesso è capire come a livello inconscio il disagio tecnico e operativo che sta vivendo, nel quale s’è messo da solo accettando la Ferrari, lo condiziona più di quanto razionalmente possa  comprendere.

Situazione poco invidiabile quella che vive Hamilton; condizione dalla quale solo lui deve tirarsi fuori cercando almeno di pareggiare le prestazioni di Russell. Altrimenti il suo lascito sarebbe negativo. In F1 non c’è spazio per i retaggi di successo…


Crediti foto: Mercedes AMG Petronas F1 Team

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