Ieri è stata una giornata memorabile per la Ferrari, per il sette volte campione del mondo di F1, il pilota britannico Lewis Hamilton, e per tutto il mondo del motorsport e dello sport in generale. È l’unione tra due icone globali, come quella della Ferrari e di una star come l’epta-campione inglese.
La foto, diventata immediatamente virale, scattata dal fotografo di fama mondiale Andre Wagner, ritrae Lewis Hamilton nella piazza intitolata a un altro sette volte iridato, Michael Schumacher, davanti alla casa del Drake Enzo Ferrari, con alle spalle la Ferrari F40. Un’immagine che ha fatto battere i cuori dei tifosi ferraristi e di chi ama questo meraviglioso sport.
Ma a qualcuno non è andato a genio l’outfit del fenomeno inglese. Quel “qualcuno” è una rivista leader nel campo della moda come GQ, precisamente la versione australiana del magazine.
Hamilton indossava un abito elegante, un doppio petto nero con un soprabito, anch’esso nero e in lana. Per l’autore, lo stile scelto dal campionissimo inglese richiama la mafia, in particolare i gangster che partecipano al funerale di un boss o di un affiliato. Vengono lodate solo le scarpe, delle derby squadrate per essere precisi, che danno un tocco di modernità al Sir inglese.
Chiaramente, lo stereotipo utilizzato ha ricevuto commenti negativi da parte del pubblico italiano, ormai stanco di essere associato a immagini negative come quelle che riportano a Cosa Nostra. Sappiamo fin troppo bene quanto abbiamo sofferto e quante persone, ancora oggi, soffrono per il problema della mafia.
Ovviamente, nell’immaginario collettivo, grazie a film e capolavori del cinema come la trilogia de Il Padrino di Francis Ford Coppola (genere di cui io stesso sono appassionato), è facile fare l’equazione “Italia = mafia”. Ma noi, a differenza di GQ Australia, sappiamo distinguere tra il bene e il male, siamo in grado di discernere senza rincorrere stucchevoli stereoti.
Hamilton ha scelto di indossare quegli abiti senza alcun riferimento a film come Il Padrino o a serie televisive di successo come Peaky Blinders, ma ha scelto di vestire “italiano”.
L’Italia non è la capitale mondiale della mafia, è la capitale globale della moda: Versace, Valentino, Dolce & Gabbana e chi più ne ha più ne metta, vestono i personaggi più famosi del mondo, e vestiremo anche Lewis Hamilton. A breve noi italiani lo vestiremo di Rosso Ferrari. Ferrari, un brand più famoso della mafia. Se ne facciano una ragione in Australia e qualsiasi altra parte del mondo…
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP, Lewis Hamilton