Lewis Hamilton e la musica per sentirsi migliore

Lewis Hamilton ha rilasciato un'intervista alla rivista Rolling Stone in cui parla del suo rapporto con la musica e i fan

Durante il weekend del GP d’Olanda a Zandvoort, Lewis Hamilton ha rilasciato un’intervista esclusiva alla rivista di musica e cultura Rolling Stone. Il pilota britannico ha parlato del suo rapporto col pentagramma, nato in tenera età, che lo ha portato, da ragazzo, a lavorare come DJ nei locali notturni di Londra, fino a scrivere un brano per Christina Aguilera per il suo album Liberation del 2018, con lo pseudonimo XNDA.

Per Lewis, fare musica significa creare uno spazio personale tutto suo, e spiega “[…] quanto sia bello in uno sport in cui non ti senti come se potessi adattarti, dove sai di essere diverso, ma non puoi davvero parlare troppo e non c’è modo di esprimerti se non in macchina, poter ascoltare musica ed essere in grado di esprimere i miei sentimenti in qualcosa”. Racconta anche che la sua attrezzatura musicale viaggia sempre con lui, accompagnandolo a ogni tappa del Campionato del Mondo di Formula 1.

Davvero un mondo tutto suo, tanto da convincerlo a non avere “[…] intenzione di dare mai le mie canzoni a nessuno”. Un luogo personale che viaggia con lui a più velocità: “Passo attraverso queste fasi in cui sto facendo molto, sto scrivendo molto, e sto registrando molto, e mi sento davvero ispirato”, dice. “E poi passo attraverso periodi in cui smetto di farlo. Lo faccio sempre meno, e poi smetto di impostare il mio microfono“.

Lewis Hamilton tra musica e fan

Non solo la musica aiuta l’inglese a stare bene con se stesso, ma anche il fantastico rapporto con i suoi fan lo rende felice e orgoglioso.

“Dal punto di vista di un pilota, per un individuo o un gruppo di persone che decide di supportarti tra soli 20 altri, è un vero privilegio”- spiega e continua- “E ti senti come se fossi in un viaggio con quelle persone con cui ti connetti. Quindi, quando si perde, si perde insieme, e quando si vince, si vince insieme”. Per questo si dimostra sempre disponibile con tifosi  di Formula 1 e il suo pubblico, dedicando loro sempre tempo e non ritraendosi mai, anche durante sessioni di autografi più lunghe di quelle programmate.

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Si sente quasi in difetto con i propri supporter che lo riempiono di attenzioni e regali, e spiega: “Ti senti come se, quando qualcuno ti dà qualcosa, dovresti provare a dare qualcosa in cambio, e ti senti sempre come se non avessi fatto abbastanza”. Ma i fan del driver Mercedes vi diranno quanto invece lui ripaghi il loro amore, non soltanto con i risultati in pista, ma rompendo barriere e lottando per messaggi potenti e colmi di ispirazione, pace e tolleranza.

Quando gli si chiede cosa vuole lasciare al mondo, la sua risposta è pacata: “Trovo che parlare di eredità sia davvero imbarazzante, perché non mi sveglio tutti i giorni pensando a un’eredità che voglio lasciare. Non sto lavorando per un lascito; lavoro, in definitiva, per cercare di essere la versione migliore di me stesso, nella speranza che le decisioni che prendo, le cose che dico e le cose che faccio abbiano un impatto positivo sulle persone”.

E continua: “Penso a cosa farò con questa piattaforma o questo microfono che ho e a cosa posso effettivamente fare con il poco tempo che abbiamo su questo pianeta”. E poi, dice: “Cosa posso fare per lasciare il mondo un posto migliore di come l’ho trovato? Immagino che per tutte le brave persone del mondo, probabilmente è quello che vogliono fare anche loro, giusto? Questo è ciò a cui penso ogni giorno”.

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