Lewis Hamilton: l’adattivo

Il sette volte campione del mondo ha spiegato come ha dovuto modificare il suo stile di guida per adattarsi alla W15  piuttosto che sperare che la monoposto andasse nella sua direzione

Mancano sei giorni al primo semaforo verde in fondo alla pit lane e poi il weekend del Gran Premio d’Olanda potrà dirsi iniziato. Sette, invece, sono i giorni che ci separano dal turno di qualifiche di Zandvoort. Proprio nell’esercizio del giro singolo, Lewis Hamilton intende migliorare dato che quest’anno è stato sconfitto nella sfida interna con il suo compagno di squadra George Russell.

Ad oggi, come è possibile vedere nell’articolo allegato (clicca qui), il sette volte iridato è nettamente in ritardo rispetto al compagno di scuderia: lo score dice 10-4 in favore di George. A questo dato si aggiunge anche quello relativo alle Sprint Qualifying, dove Lewis esce sconfitto: 2-1.

In questa condizione, il lavoro che Hamilton ha svolto in gara assume ancora più valore, visto che in termini di punti è molto più avanti rispetto a Russell, il quale è stato anche sfortunato a causa di alcuni ritiri e della squalifica arrivata proprio a Spa-Francorchamps, dopo una vittoria che aveva del clamoroso per come aveva gestito gli pneumatici.

F1 2024
La Mercedes W15 di Lewis Hamilton incalzata dalla Ferrari SF-24 di Charles Leclerc

Lewis Hamilton ha dovuto adattare il suo stile di guida alla Mercedes W15

Hamilton sa che deve migliorare sul giro singolo per provare a vincere altre gare da qui alla fine del campionato 2024, per poi presentarsi in Ferrari tirato a lucido e pronto a competere per il bottino grosso. Il pilota di Stevenage ha riconosciuto che la testardaggine lo ha fatto soffrire eccessivamente in qualifica durante questa stagione.

Il britannico rivela di aver cercato di guidare come voleva, ma questo gli ha impedito di ottenere il massimo dalla macchina il sabato. Ha dovuto reinventarsi e, anche se gli è costato più del previsto, è stato in grado di farlo.

Quest’anno è stato il più difficile per Hamilton, ma negli ultimi due round sembra che Lewis si sia sentito più a suo agio ed è stato più veloce di Russell. Il pilota ha ammesso che, all’inizio della stagione, ha affrontato tutte le qualifiche cercando di far funzionare il suo stile di guida, ma non è andata sempre bene. “Sono testardo, continuo a cercare di guidare come voglio, ma mi rendo conto che non sempre funziona. Per questo motivo cerco di rendere il mio driving più piacevole, ma non ha funzionato così bene“, ha riconosciuto Hamilton a RN365.

Hamilton rivela che le vetture di Formula 1 del 2024, dopo quasi due decenni nei Gran Premi, lo hanno costretto a reinventarsi come pilota. Lo stile di guida del britannico non ha funzionato sul giro unico e, nonostante lui stesso abbia faticato un po’ più del previsto, è riuscito a fare un passo avanti.

A questo punto della mia carriera, penso che, come pilota, devi adattarti e capire che a volte il modo in cui ti avvicini ad alcune cose non è perfetto. Devi cercare modi in cui puoi mantenere l’essenza di ciò che ti ha reso così bravo come pilota per continuare a raggiungere ciò che devo ottenere“.

Alla fine, come piloti, dovremmo essere in grado di guidare qualsiasi cosa e penso che possiamo farlo. In alcune situazioni, alcuni piloti si comportano meglio di altri e hanno bisogno di un periodo di tempo più breve per adattarsi, altri ne hanno bisogno di maggiore, ma non direi che è stato un disastro“, ha detto Lewis.

La Mercedes W15 con Lewis Hamilton al volante durante il GP del Belgio 2024

Il concetto espresso da Hamilton non è scontato, considerando che parliamo di un conducente con grandissima esperienza e con un’attitudine a guidare in un certo modo. Ma i campioni possiedono la capacità di adattarsi alle mutate situazioni. Ed è proprio l’esperienza che Hamilton ha maturato durante la sua lunga carriera che gli ha consentito di cavalcare il cambiamento e iniziare a produrre prestazioni più soddisfacenti.

Anche questo è un elemento che la Ferrari ha tenuto in considerazione quando ha deciso di ingaggiare il britannico. L’esperienza è un fattore fondamentale e lo sarà ancora di più con il nuovo contesto regolamentare. Poter contare su un pilota che “sa dove mettere le mani” è sempre qualcosa di positivo per un team che ambisce a rivendicare un posto al sole.


Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team

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