Il Gran Premio di Abu Dhabi, ultima tappa del Campionato Mondiale di F1 2024, non solo ha consacrato Lando Norris della McLaren come protagonista assoluto, visto che ha contribuito a riportare il titolo costruttori a Woking dopo 26 anni, ma ha visto anche una spettacolare performance dell’attuale pilota Ferrari, Charles Leclerc, e del suo futuro compagno di squadra, il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, ancora in forza alla Mercedes.
Entrambi si sono resi protagonisti di rimonte straordinarie: Leclerc, partito dalla penultima posizione in griglia, è riuscito a salire sul podio. Hamilton, invece, scattato dalla sedicesima posizione, ha chiuso ai piedi del podio dopo un sorpasso mozzafiato nelle ultime curve sul compagno di squadra, George Russell.
Nonostante le imprese compiute in pista, le reazioni dei due piloti allo sventolare della bandiera a scacchi – data dal tennista italiano e numero uno al mondo, Jannik Sinner – sono state diametralmente opposte.
Leclerc, deluso, non è riuscito a nascondere l’amarezza per l’occasione mancata di riportare il titolo a Maranello, mentre Hamilton, emozionato e commosso, ha vissuto con gioia il suo ultimo Gran Premio con la Mercedes, celebrando la rimonta appena compiuta.
Dopo la gara, il campione inglese ha cercato di rincuorare Leclerc con una pacca sulla spalla, ma il monegasco sembrava troppo provato dalla delusione per apprezzarne il gesto. Rimontare 21 punti alla McLaren si era rivelata, infatti, una missione quasi impossibile.

Leclerc aveva disputato una gara straordinaria, conquistando il podio, ma ciò non è bastato a sollevarlo dal peso della sconfitta. Molti altri piloti avrebbero gioito per una prestazione personale così brillante, ma il monegasco non riusciva a vedere il lato positivo.
Hamilton, dal canto suo, si è mostrato ottimista nei confronti di Leclerc, consapevole del potenziale del giovane pilota. Tuttavia, il ferrarista sembra non aver colto l’insegnamento implicito nel gesto del campione inglese.
Per i prossimi due anni, Leclerc condividerà il box con un sette volte campione del mondo, un pilota dotato di un’esperienza straordinaria da cui potrà imparare molto, a patto di voler crescere e apprendere come si diventa un campione del mondo di F1.
Hamilton, al suo debutto in Formula 1 a soli 22 anni, aveva messo sotto pressione un bicampione del mondo come Fernando Alonso, dimostrando di essere un predestinato. Con quella semplice pacca sulla spalla, Hamilton ha impartito a Leclerc la sua prima lezione da campione: per diventare grandi, bisogna saper valorizzare le proprie prestazioni, anche quando non tutto va come previsto.
Se Leclerc desidera coronare il sogno di diventare campione del mondo con la Ferrari — l’auto che ama più di ogni altra cosa — dovrà aprirsi all’esperienza e al sapere di Hamilton, imparando il più possibile dal pilota più vincente della storia della Formula 1.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team, Scuderia Ferrari HP