Ieri, 7 gennaio, il pilota più vincente della storia della F1, Lewis Hamilton, ha compiuto 40 anni. Questo compleanno è stato piuttosto speciale per lui, essendo il primo celebrato da quando è diventato pilota della Ferrari.
Ufficiosamente, il passaggio è avvenuto il 1° febbraio dello scorso anno – una data che la Formula 1 non dimenticherà. Tuttavia, solo sette giorni fa è arrivata la “conferma notarile”, e Hamilton ha celebrato l’evento con una nuova immagine del profilo sui social, raffigurante una sua foto da bambino sui kart, con un casco rosso Ferrari.
Per la Rossa, Hamilton non è soltanto un pilota con cui puntare all’agognato titolo piloti, che manca da 18 anni, ma rappresenta anche una partnership strategica tra due colossi pronti a sfruttare le rispettive forze per obiettivi sportivi e commerciali.

Lewis Hamilton: un’azienda in carne e ossa
Hamilton è molto più di un semplice pilota: è un imprenditore con interessi in diversi settori. Il suo impero economico è stimato intorno ai 420 milioni di euro, distribuiti tra ristorazione, real estate, sport, attività sociali e ambientalismo.
Nel settore immobiliare, Sir Lewis possiede appartamenti a Londra, Monte Carlo, Los Angeles e in Svizzera. Per il suo imminente impegno con la Rossa, alcuni rumors indicano Milano – precisamente il quartiere di Porta Nuova – come possibile residenza italiana del sette volte campione.
Grande sostenitore dell’alimentazione vegana, Hamilton è co-fondatore della NetCo, insieme al tennista Roger Federer e al fondatore di Amazon, Jeff Bezos. La società si dedica alla produzione di carne di origine vegetale. Inoltre, ha lanciato la catena di fast food vegano Neat Burger, in collaborazione con il premio Oscar Leonardo DiCaprio.
Figlio di una famiglia della classe medio-bassa inglese, Hamilton conosce bene le difficoltà economiche e le poche opportunità offerte ai ragazzi meno abbienti. Attraverso la “Fondazione Mission 44”, ha investito circa 23 milioni di euro per sostenere centinaia di giovani provenienti da contesti svantaggiati, offrendo loro una chance per emergere nella vita.
In ambito sportivo, Hamilton è co-proprietario della squadra NFL dei Denver Broncos e potrebbe presto entrare nel mondo della MotoGP. La KTM, che dal 2025 parteciperà al Campionato mondiale di motociclismo con due team, sta affrontando un deficit di oltre 3 miliardi di dollari. L’ingresso di Hamilton potrebbe rappresentare un’opportunità per migliorare la situazione economica della storica azienda motociclistica austriaca e salvarla dal fallimento.
Questi elementi dimostrano come Hamilton abbia pianificato con cura il suo futuro oltre la Formula 1, garantendo una lunga vita al suo impero economico. Tuttavia, al momento, il suo pensiero è rivolto esclusivamente alla Ferrari e a quell’ottavo titolo mondiale, che gli permetterebbe di diventare il pilota più iridato nella storia della F1.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team