Giedo van der Garde non ha usato mezzi termini nell’analizzare la fase attuale della carriera di Lewis Hamilton. Intervistato dal portale RN365, l’ex pilota olandese ha sottolineato come i giovani talenti della Formula 1 contemporanea riescano a gestire meglio le monoposto di nuova generazione, che pretendono uno stile diverso rispetto al passato. Un’abilità che, a suo avviso, sta mettendo in difficoltà il campione britannico.
“Quando è arrivato in Formula 1 era giovane e affamato”, ha ricordato Van der Garde. “Era al livello di Fernando Alonso e poi, con Nico Rosberg, sapevo che avrebbe avuto la possibilità di vincere: lo aveva facilmente superato già ai tempi del karting“.
Secondo Van der Garde, il vero spartiacque nella carriera recente di Hamilton è stata la cocente sconfitta nell’assalto all’ottavo titolo mondiale. Dopo quel duro colpo, e con auto non più dominanti, il britannico ha faticato a ritrovare la sua miglior versione. “Sta invecchiando e ha subito un duro colpo quando non è riuscito a vincere l’ottavo titolo“, ha osservato l’ex pilota dei Paesi Bassi. “Ora si trova a fronteggiare una generazione più giovane che riesce a gestire le vetture attuali meglio di lui, ed è un problema dal quale non riesce a liberarsi“.

Van der Garde, che come Hamilton è nato nel 1985, spiega come il diverso processo di apprendimento abbia inciso profondamente sulle dinamiche che si stanno consumando in questi gironi: i piloti odierni, come Max Verstappen, Charles Leclerc, George Russell e Lando Norris, si sono formati su auto che richiedono uno stile di guida più flessibile, soprattutto nella gestione di un retrotreno più instabile. “Se tornassimo alle vetture di cinque o sei anni fa”, ha aggiunto, “probabilmente Hamilton sarebbe ancora superiore, ma con le attuali auto, sta soffrendo di più“.
Il tema centrale per Van der Garde è la difficoltà di adattamento: l’effetto suolo introdotto dal 2022 ha stravolto l’approccio richiesto ai piloti. Nonostante i tentativi di Hamilton di modificare il proprio stile, il risultato è spesso quello di tornare al punto di partenza. “Non cambi il tuo stile di guida da un giorno all’altro”, ha concluso Van der Garde. “Puoi provare qualcosa qua e là, ma alla fine torni alle vecchie abitudini. Se però avesse un’auto stabile al posteriore, Lewis potrebbe ancora tornare al top. È ancora un pilota molto veloce, ovviamente“.
Lewis Hamilton: il punto di vista di Formulacritica:
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP