Meno di tre giorni per vedere accendersi il primo semaforo in fondo alla pit lane del tracciato di Melbourne. Un momento simbolico che forse farà un po’ tremare i polsi a Lewis Hamilton che si lancerà nel primo weekend ufficiale di Formula 1 a bordo di una Ferrari.
Un avvicinamento lungo, seguito passo per passo dai media, quello del sette volte iridato al mondo rosso. Un cammino la cui prima tappa si è consumata a Febbraio 2024, quando uno scarno comunicato diede conto del passaggio dalla Mercedes al Cavallino Rampante.
Una scommessa, quella della Ferrari, che punta su un plurititolato comunque quarantenne; un piccolo azzardo forse anche per Lewis che molla l’ambiente che lo ha reso leggenda. Ma si è trattato davvero di un salto nel buio, o era una necessità per chi si era appiattito dopo anni di stanca anticipati da trionfi a raffica che non arrivavano più?
“La cosa preoccupante di Lewis negli ultimi due anni è che non sembrava essere così a suo agio con il profilo delle prestazioni della vettura“, ha detto David Coulthard al podcast RN365. “Potrebbe aver avuto la stanchezza del pilota da corsa: lo fa da così tanto tempo che aveva bisogno di un cambiamento, cosa di cui a volte hai bisogno nella vita e nelle relazioni per ritrovare gli stimoli”.

Lewis Hamilton e la necessità di prendere una boccata d’ossigeno
Voglia di sfidarsi, impellenza nel cercare nuovi stimoli. Questo ha spinto Hamilton al grande salto in rosso nonostante un contratto biennale appena siglato con la Mercedes. Coulthard ha parlato di trama da film alludendo alle mosse del sette volte iridato: “Sembra proprio che lo sia ed è una sceneggiatura hollywoodiana, Lewis che va alla Ferrari, ha un aspetto incredibile, sta sfidando la sua età in termini di forma e viene fuori dall’essere il pilota di maggior successo nella storia di questo sport”.
“Ci sono così tante cose di cui essere entusiasti, ma non possiamo ancora scrivere quel capitolo finale. Ce ne sarà uno e potrebbe essere tra due anni, sicuramente entro i prossimi cinque. Ci sarà un capitolo conclusivo e poi potremo esprimere quel giudizio, quindi lo affronteremo con una mente aperta”.
“Affronta il gioco con entusiasmo e con la piena consapevolezza che, qualunque cosa pensiamo noi, il potenziale e l’opportunità sono nelle sue mani; nelle mani di uno dei più grandi piloti nella storia di questo sport“, ha concluso l’ex McLaren e Williams.

Per ora, almeno osservando le reazioni di Hamilton dopo le prime uscite da ferrarista, si nota un uomo rifiorito, divertito, stimolato, carico a pallettoni. Ma non basta, è la pista il giudice supremo e spietato e solo quella dirà se il cambio di vita avrà pagato.
Lewis si gioca molto perché ha tanto da perdere visto che ha i riflettori puntati addosso e se la dovrà vedere con un “cagnaccio” come Charles Leclerc che vuole marcare il territorio dall’alto dei suoi sette anni in rosso. Il 2025 sarà un anno chiave, confidando in un SF-25 che possa supportare le aspirazioni del britannico.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP