Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo in procinto di passare in Ferrari, ha spesso criticato la Formula 1 per il crescente divario tra lo sport e i suoi fan, in particolare quelli con meno risorse economiche a disposizione.
Durante il Gran Premio di Las Vegas, uno degli eventi più glamour nonché costosi del calendario, l’ormai ex Mercedes ha ribadito l’importanza di mantenere lo sport aperto a tutti, nonostante il fascino delle celebrità e l’opulenza che circonda eventi come questo. Un modello verso il quale Liberty Media tende con sempre più convinzione.
Il costo crescente della Formula 1 e l’esclusività di Las Vegas
Con i costi dei biglietti in costante aumento, assistere a un Gran Premio è diventato proibitivo per molti appassionati. Il GP di Las Vegas, per esempio, è noto per essere tra i più “salati” del calendario. L’iconica Strip di Las Vegas fa da sfondo a un evento in cui vi sono quasi più celebrità che addetti ai lavori, ma queste caratteristiche possono alienare una parte significativa della fanbase tradizionale.
Hamilton aveva espresso il suo punto di vista sull’argomento proprio a margine della gara che sta tanto a cuore alla proprietà americana del Circus: “Il maggior numero di occhi su questo sport non è una cosa negativa. Ad esempio, nelle gare europee ci sono meno celebrità, ma comunque un buon numero di partecipanti di rilievo”. Tuttavia, ha aggiunto il britannico: “[…] È fondamentale che la Formula 1 rimanga accessibile. Non deve diventare irraggiungibile per chi lavora duramente e non può permettersi di partecipare a un weekend di gara”.

Diversità e inclusione: il parere di Lewis Hamilton
Hamilton è da sempre un forte sostenitore di una Formula 1 più inclusiva e accessibile e lo dimostra con le sue iniziative nel mondo del motorsport. “Las Vegas è una gara molto sfarzosa e glamour, ma abbiamo avuto qui ragazzi provenienti da tutto il mondo, con background molto diversi. Questo dimostra che lo sport può abbracciare una maggiore diversità”.
Il pilota britannico aveva elogiato i recenti sforzi del Circus per promuovere la diversità e l’inclusione (D&I): “È fantastico vedere scuole e organizzazioni impegnarsi per garantire accesso ai giovani e dimostrare che, indipendentemente da dove vengano, possono appartenere a questo mondo. È fondamentale che queste persone si sentano accolte e abbiano opportunità concrete”.
Il futuro della Formula 1 secondo Lewis Hamilton
Nel corso della sua carriera, Hamilton si è impegnato attivamente per migliorare la diversità nel motorsport. Attraverso la Hamilton Commission, lanciata nel 2020, e la collaborazione con il team Mercedes e altri partner, il pilota ha cercato di abbattere le barriere per le minoranze etniche e le comunità meno rappresentate.
“Abbiamo ancora molto lavoro da fare per rendere la Formula 1 un ambiente più inclusivo e accogliente. Voglio vedere giovani talenti che, guardando a questo sport, possano dire: ‘Un giorno anch’io sarò qui’”, ha concluso Hamilton.

Le parole di Lewis Hamilton richiamano quindi un tema cruciale per il futuro della Formula 1: come bilanciare la spettacolarità degli eventi con l’accessibilità ai tifosi. In un mondo in cui i costi continuano a crescere e in cui la proprietà continua a spingere per creare eventi sempre più unici, la sfida sarà quella di garantire un equilibrio tra esclusività e inclusività mantenendo viva la passione degli appassionati che, fino a prova contraria, sono il vero motore dello sport e non semplici numeri da maneggiare per massimizzare i fatturati.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team