Oggi, 15 novembre, segna l’anniversario del settimo titolo mondiale di Lewis Hamilton, conquistato nel 2020, un traguardo che ha eguagliato il leggendario Michael Schumacher. Quella stagione straordinaria, segnata da 11 vittorie in 17 gare e una costanza impressionante, ha consolidato Hamilton come una delle figure più dominanti e rispettate nella storia della Formula 1. In un campionato condizionato dalla pandemia di COVID-19, che ha ridotto il calendario e introdotto circuiti inediti come il Mugello, il pilota britannico ha dimostrato una capacità unica di adattarsi e vincere, regalando ai fan un’annata indimenticabile.
Il 2020 è stato senza dubbio uno dei picchi della sua carriera. La vittoria al Gran Premio di Stiria, sotto la pioggia, e il trionfo storico a Spa-Francorchamps, dove ha superato Schumacher per il numero di vittorie in carriera, sono solo alcuni dei momenti che hanno cementato il suo posto nella storia della F1. Ma non è stato solo il suo talento in pista a brillare: il suo impegno fuori dalla pista, con una forte attenzione a cause sociali e ambientali, ha reso Hamilton un punto di riferimento non solo nel motorsport, ma anche nella società.

Il 2021: L’ottavo titolo sfumato e la polemica di Abu Dhabi
Il 2021 ha visto Hamilton arrivare vicinissimo a quello che avrebbe potuto essere il suo ottavo titolo mondiale, un traguardo che lo avrebbe definitivamente consacrato come il più grande pilota di sempre. La stagione fu caratterizzata da una lotta accesa con Max Verstappen, che ha dato vita a uno dei campionati più emozionanti e controversi della storia della Formula 1.
Il driver della Mercedes ha continuato a brillare, vincendo gare decisive e recuperando terreno in molteplici occasioni. Ma è stato l’ultimo Gran Premio di Abu Dhabi, con il titolo in palio, a lasciare l’amaro in bocca. Quando Hamilton sembrava ormai pronto a conquistare l’ottavo campionato, un incidente di Nicholas Latifi ha provocato l’ingresso della Safety Car nelle fasi finali della gara. La decisione di non far passare tutte le auto doppiate, consentendo a Verstappen di ridurre il gap con Lewis e di affrontarlo con gomme fresche, ha sollevato polemiche che oggi rimbombano ancora nell’aria.
Il finale, con il sorpasso del pilota della Red Bull all’ultimo giro, ha lasciato l’inglese e i suoi tifosi con il rammarico di un titolo perso per una questione legata alle decisioni della direzione gara di Michael Masi. Molti hanno criticato la gestione della Safety Car e la decisione di riprendere la gara in modo così controverso. Nonostante il dolore per la sconfitta, Hamilton ha dimostrato grande sportività, congratulandosi con l’avversario, ma il suo ottavo alloro è sfumato per un soffio, lasciando una sensazione di “titolo mancato” nella mente di molti appassionati di motorsport.
Il settimo titolo per Lewis Hamilton nel 2020 e la sfida per l’ottavo
Il settimo titolo mondiale di Hamilton nel 2020 è stato un trionfo leggendario, ma il 2021 ha dimostrato quanto fosse vicino a un trionfo ancora più grande. La sua lotta per l’ottavo titolo, che sembrava a portata di mano, si è conclusa con una delle polemiche più grandi della storia della Formula 1.
Nonostante il rammarico per l’epilogo del campionato, Lewis rimane una delle figure più iconiche e influenti della Formula 1, con un’eredità che trascende i numeri e che continuerà a ispirare le generazioni future. Oggi, mentre ricordiamo il settimo titolo conquistato tre anni fa, la sua importanza nel motorsport non è diminuita. E non è un caso che la Ferrari lo abbia voluto a tutti i costi.