“Non è più un ragazzino“, aveva dichiarato Nicolas Todt a The Strait Times la scorsa settimana. La sua intervista aveva fatto tremare i tifosi della Ferrari e di Charles Leclerc, ormai nel pieno della maturità, pur non avendo mai avuto, nella sua lunga esperienza a Maranello, una macchina davvero in grado di lottare per il sogno di una vita: diventare campione del mondo.
Ecco perché probabilmente Leclerc sta cominciando a guardarsi intorno in vista del futuro. Come è stato già ampiamente spiegato e analizzato, sarà importante non mancare l’appuntamento del prossimo ciclo regolamentare. Se Ferrari dovesse fallire nuovamente il progetto, alla luce delle parole del suo agente, non sorprenderebbe vederlo fare le valigie per approdare in terra inglese.
Tuttavia, c’è chi sta esortando il monegasco a credere in Ferrari, affermando che la fiducia sarà presto ripagata, e che come nelle fiabe più belle, ci sarà un lieto fine.

Caro Leclerc, la perseveranza un giorno pagherà
Mika Hakkinen ha espresso la sua opinione circa la situazione di Leclerc in Ferrari. Il finlandese ha ricordato che anche lui aveva vissuto un periodo contornato da dubbi circa la bontà del progetto McLaren. Tutti, però, sappiamo come la storia di Hakkinen e McLaren si sia conclusa.
Dopo anni di fatica, sono arrivati due Mondiali consecutivi che lo hanno fatto entrare nella storia della F1 e della squadra di Woking. Per questo motivo, l’ex pilota ha consigliato al monegasco di non abbandonare la barca e di credere al progetto Ferrari, magari attendendo l’arrivo delle figure giuste che possono davvero dare una svolta alla squadra.

“Sembra proprio che il suo management si stia interrogando su cosa stia accadendo adesso e su cosa accadrà in futuro”, ha esordito Hakkinen riferendosi al progetto Ferrari 2026.
“Per quanto concerne la mia esperienza, io non mi sono mai arreso. Sono stato molto fedele alla McLaren. Il mio management cercava di convincermi dicendo ‘Mika, devi aspettare, quando avremo sistemato tutti gli aspetti del team, vincerai‘. Non importa se impiegherai più anni. Importante crederci. Ha funzionato con me. Funzionerà anche con Leclerc e la Ferrari”.
Quando Adrian New
ey cambiò la storia: la lezione per Ferrari
Alle parole di Hakkinen, bisogna aggiungere che l’avvento del genio di Adrian Newey in squadra rappresentò una vera sliding door della sua carriera. La MP4/13, prima McLaren progettata dal celebre ingegnere inglese che aveva già reso dominante la Williams negli anni precedenti, cambiò radicalmente le sorti del team di Woking e consacrò il finlandese nell’élite della F1.
La Ferrari, invece, vicina a firmare l’ingegnere uscente dalla Red Bull, non è riuscita infine ad assicurarsi le sue prestazioni, perdendo – secondo molti commentatori del paddock – un treno fondamentale per tornare ai vertici.

Tuttavia, recentemente si sono moltiplicate le indiscrezioni che vedrebbero John Elkann interessato a un nome altrettanto di peso: Christian Horner, ex team principal della Red Bull. Pur non portando con sé il know-how tecnico di un progettista come Newey – adesso in forza all’Aston Martin – Horner potrebbe incarnare quella figura carismatica e strategica capace di guidare la Ferrari verso un nuovo ciclo vincente.
Leclerc davanti al bivio più importante della sua carriera
Charles Leclerc, oggi più che mai, si trova davanti al bivio che può definire la sua carriera. Come accadde a Hakkinen prima del trionfo, anche lui vive il peso delle aspettative e delle promesse non mantenute, sospeso tra l’amore al Cavallino e la tentazione di cercare altrove la gioia che Ferrari non è stata in grado di dargli.

Tuttavia, la storia insegna che la perseveranza può ribaltare ogni pronostico. Se la Ferrari saprà ritrovare se stessa e Leclerc avrà la forza di crederci ancora, allora un giorno potremo dire che la sua pazienza, la sua fede e la sua ostinazione non sono state vane.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP, F1
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