Quando il rosso Ferrari sfreccia a Le Mans, la passione si fa leggenda. E quest’anno, più che mai, il team WEC di Maranello è pronta a scrivere un nuovo capitolo epico del motorsport internazionale, andando a caccia della quarta vittoria consecutiva nel FIA World Endurance Championship.
Un’impresa che, se compiuta, consacrerebbe il ritorno trionfale del Cavallino Rampante nel mondo dell’endurance come un’era d’oro della modernità.
Molto più di una corsa
La 24 Ore di Le Mans 2025, cuore pulsante del campionato, rappresenta molto più di una corsa: è il teatro mitico dove si sfidano storia, tecnica e resistenza. Dopo i successi del 2023 e 2024, la 499P Hypercar torna in pista con ambizioni altissime e una pressione che sa di gloria, ma anche di responsabilità. Non solo, dopo Qatar, Imola e in Belgio c’è in ballo anche la quarta vittoria consecutiva del 2025.
Il team Ferrari ha dimostrato negli ultimi anni e nelle ultime prove del Mondiale, non solo velocità e affidabilità, ma una straordinaria capacità strategica, fondamentale per dominare una gara che è insieme maratona e battaglia mentale. Le parole d’ordine? Continuità, sviluppo e fame di vittorie.
Le Mans, ogni secondo conta
Le evoluzioni della 499P, tra aerodinamica, gestione ibrida e assetto, hanno mostrato progressi costanti, frutto di un lavoro maniacale in fabbrica e in pista. Gli ingegneri, con la consueta ossessione per il dettaglio, stanno rifininendo ogni aspetto della vettura per affrontare il weekend più duro dell’anno con la consapevolezza che ogni secondo conta. Ogni errore può essere fatale, ma ogni perfezione può essere leggenda.
Le Mans non perdona. E lo sa bene anche la concorrenza, più agguerrita che mai: Toyota, Porsche, Peugeot, Cadillac, sono pronti a contendere alla Rossa il trono dell’endurance. Ma è proprio nel confronto serrato che la Ferrari ha sempre trovato il meglio di sé.
Precedenti
Nella stagione 1972 Ferrari aveva ottenuto tre vittorie nei primi round del Campionato del Mondo quando le 312 PB avevano firmato altrettante doppiette. Nello specifico alla 1000 Chilometri di Buenos Aires (con Peterson-Schenken davanti a Regazzoni-Redman) e alla 6 Ore di Daytona e alla 12 Ore di Sebring. In entrambi i casi con Andretti-Ickx davanti a Schenken-Peterson. Nella medesima annata Ferrari ottenne dieci vittorie sulle 11 prove inserite nel calendario iridato, inclusa la doppietta alla 1000 Chilometri di Spa con Redman-Merzario primi, davanti a Ickx-Regazzoni.
Tensione e fierezza
A Maranello si respira tensione e fierezza. Il mito Ferrari a Le Mans ha radici profonde: dal trionfo storico del 1949 con Luigi Chinetti, fino all’iconico ritorno allavittoria alla 24 Ore di Le Mans del Centenario, nel 2023, con Pier Guidi-Calado-Giovinazzi, la gara francese è parte del DNA del Cavallino. Ma oggi, quel mito è vivo, contemporaneo, affamato.
Una vittoria nel 2025 significherebbe molto più di un titolo, significherebbe entrare nella leggenda come nessun’altra squadra italiana ha mai fatto nell’era moderna dell’endurance.
E mentre le luci si accenderanno sulla griglia più famosa del mondo, e i motori ruggiranno nell’aria di giugno, una nazione di appassionati dell’endurance e non solo, tratterrà il fiato. Perché quando corre la Ferrari, non è solo una gara. È l’Italia dei motori che sogna.
Foto Ferrari Media Centre