Sebbene la Mercedes sia stata storicamente contraddistinta dal colore argento, non a caso le monoposto della stella a tre punte vengono chiamate frecce d’argento, nel 2020, a supporto del movimento Black Lives Matter, il team di Brackley decise di adottare una livrea di colore nero per combattere il razzismo e promuovere la diversità e l’inclusione nello sport.
Lewis Hamilton è stato sin da subito il principale portavoce di questa campagna nata oltreoceano, e ha cercato di promuovere la lotta contro le discriminazioni razziali attraverso uno sport influente come la F1. Oltre all’utilizzo dei social, a delle partecipazioni in diversi cortei londinesi, il neo pilota Ferrari chiese persino a Toto Wolff se si potesse cambiare la livrea in nero.
Lo stesso Hamilton rimase sorpreso quando il Team principal della Mercedes accettò la sua richiesta, apprezzata poi dal campione britannico dal punto di vista estetico a tal punto da paragonare quella W11 alla macchina tanto futuristica quanto immaginaria del film Knight Rider, la rinomata KITT.
Toto Wolff intende omaggiare il suo ex pilota
Il CEO Mercedes, che con Hamilton ha fatto la fortuna della compagine di Brackley durante l’era turbo-ibrida, ha ufficialmente dichiarato che la W16 porterà ancora il colore nero, mantenendo il colore argento nel muso anteriore. Il manager austriaco ha deciso di omaggiare così il pilota che gli ha permesso di vincere ben 6 Titoli Mondiali.
È chiaro, però, che oltre alle importanti motivazioni ideologiche, dal punto di vista tecnico una livrea completamente o in parte nera porta numerosi benefici. Una vettura totalmente verniciata, infatti, può arrivare a incidere negativamente durante il momento della pesa.

In una F1 così serrata, specialmente tra le quattro contendenti al Titolo, i dettagli contano. Più si riesce a risparmiare peso, più la prestazione della monoposto aumenta, anche un grammo fa la differenza. Per questo motivo, nonostante alcuni competitor portino dei colori sociali caratteristici, come ad esempio la Ferrari con il rosso, o ancora la McLaren con la papaya, molti ingegneri stanno cercando di incrementare le parti in nero delle loro monoposto.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team