Dopo quasi un mese di pausa dall’ultimo Gran Premio vinto dal pilota della McLaren Lando Norris, la F1 ritorna in pista e lo fa per la seconda volta negli Stati Uniti d’America, precisamente al Circuit of the Americas di Austin Il GP degli USA Austin segnerà l’inizio del rush finale per la corsa al titolo mondiale piloti, che vede contrapposti Max Verstappen, con la sua Red Bull, e Norris, distanziati di 52 punti.
Questo campionato ha vissuto due fasi: nei primi 10 Gran Premi, Verstappen è salito per ben 7 volte sul gradino più alto del podio; nella seconda parte, invece, una Red Bull in difficoltà ha dovuto fare i conti con una McLaren in grande forma, tanto da raggiungere la testa della classifica costruttori e segnando un secondo posto nella corsa al titolo piloti.
Al driver inglese si rimprovera di non aver capitalizzato al meglio il vantaggio prestazionale della sua McLaren MCL38. I suoi errori in numerose partenze, sebbene una parte della responsabilità sia da attribuire anche al team di Woking, e un compagno di squadra come Oscar Piastri, che ha creato più problemi che benefici, hanno rappresentato un ostacolo nella corsa all’iride. Piastri è stato una sorta di ombrello che non trovi quando piove, ma che appare quando la pioggia è passata.
All’ultimo Gran Premio di Singapore, il talento di Bristol, pur dominando la gara, ha rischiato più volte di collidere con le barriere del tracciato cittadino, alimentando così le critiche dei suoi detrattori, che non lo ritengono meritevole del titolo piloti.

Lando Norris merita di diventare campione del mondo?
Norris corre per la storica scuderia inglese dal 2019 e, fino almeno alla metà del 2023, la McLaren non ha avuto una vettura competitiva per la vittoria. Sono arrivati alcuni podi sporadici, più per circostanze fortuite che per le prestazioni della monoposto.
Norris ha vissuto più dolori che gioie e quest’anno si trova finalmente in piena lotta per il titolo. Piastri, arrivato in modo rocambolesco alla McLaren solo l’anno scorso (ricorderete la querelle Alpine), non ha vissuto gli anni bui della scuderia di Woking.
Che piaccia o no, Norris è l’unico pilota che ha tenuto in vita questo campionato, che al 10° Gran Premio, meno della metà del calendario, sembrava già chiuso.
L’alfiere della McLaren merita di vincere il titolo piloti per tutto ciò che ha fatto in passato e per ciò che sta facendo per realizzare il sogno di ogni pilota. Mancano 6 Gran Premi e 3 Sprint Race per completare una delle imprese più belle nella storia della Formula 1.
Crediti foto: McLaren