Lando Norris: anatomia di un (mezzo) disastro

I dati relativi alle posizioni guadagnate e perse in partenza inchiodano Lando Norris che sta gettando alle ortiche la possibilità di lottare per il titolo iridato

Lando Norris è il principale contendente di Max Verstappen nella lotta al titolo mondiale, almeno stando i numeri. Secondo in classifica, il britannico della McLaren ha ottenuto una sola vittoria contro le sette dell’olandese.

Un dato che evidenzia come abbia raccolto molto meno di quanto in realtà potrebbe con la MCL38, una vettura che da un po’ di tempo sembra essere la prima forza del campionato, anche se non è stata sfruttata al meglio da un team incapace di ottimizzare strategie e procedure.

C’è un aspetto fondamentale in cui Norris sta mostrando una debolezza ormai conclamata: la partenza. Lando, escludendo le sprint race che non vengono inserite nel computo, non è stato in grado di guadagnare una sola posizione allo start.

La tabella in basso è uno spaccato delle difficoltà dell’inglese, che probabilmente sono più legate all’approccio che a problemi tecnici, visto che non si riscontrano problemi di sorta al sistema di partenza della monoposto color papaya.

Lando Norris: i numeri che spiegano le difficoltà allo start

Gran Premio Posizione in griglia Posizioni guadagnate/perse dopo lo start
Bahrain 7 0
Arabia Saudita 6 0
Australia 3 0
Giappone 3 0
Cina 4 0
Miami 5 -1
Emilia Romagna 2 0
Monaco 4 0
Canada 3 0
Spagna 1 -2
Austria 2 0
Inghilterra 3 -1
Ungheria 1 -2
Belgio 4 -3

Il dato ancora più inquietante è rappresentato dal trend: nelle ultime tre gare si è consolidata la tendenza a peggiorare la posizione alla prima curva dopo lo spegnimento dei semafori. Emblematico il caso di Spa-Francorchamps, dove Norris sembra quasi distratto, lasciandosi stancamente trascinare verso l’esterno della Source senza quasi reagire.

La sensazione è che si debba lavorare più sulla sfera mentale che sulle procedure di partenza. Lando sta dilapidando un capitale tecnico enorme e, se vuole rientrare concretamente nella lotta al titolo, non può più perdere tempo: deve invertire immediatamente la rotta per provare a mettere pressione a Max, un pilota che sembra d’acciaio, in forza di una tenuta mentale solidissima. La pausa estiva porterà conforto all’alfiere della McLaren? Lo scopriremo a Zandvoort.


Crediti foto: McLaren F1

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