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Home Approfondimenti

Lance Stroll: quando il sostegno familiare diventa un’arma a doppio taglio

Lance Stroll non è stato particolarmente competitivo nel corso di questa stagione. Al di là di una vettura non all’altezza, il canadese non ha retto il confronto con Alonso, e troppi errori a volte stupidi hanno macchiato questa sua stagione

Francesco Di Luca by Francesco Di Luca
19 Dicembre 2024
in Approfondimenti, F1, News
Tempo di lettura: 3 minuti
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F1 Aston Martin
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Tra i 20 piloti in griglia, colui che ogni anno ha la certezza del sedile è sicuramente Lance Stroll, figlio del magnate canadese Lawrence, proprietario del team Aston Martin. Ma se nelle passate stagioni abbiamo potuto assistere perlomeno a dei piccoli acuti di Lance, questa stagione, invece, si è rivelata un assoluto disastro.

Nessuno ovviamente pretende che il pilota Aston Martin riesca ad arrivare a podio o in top 5, ma diciamolo chiaramente: se non fosse stato il figlio del proprietario, Lance Stroll sarebbe rimasto in F1? Senza alcun dubbio, il nativo di Montreal avrebbe lasciato il Circus da qualche anno. Il confronto tra compagni di squadra è stato ampiamente vinto dal due volte campione del mondo Fernando Alonso, che con i suoi 70 punti ha letteralmente trascinato Aston Martin verso la conquista del quinto posto nel Costruttori.

È comunque importante considerare che nemmeno il team verdone ha fatto molto per aiutare il proprio pilota. La macchina non si è rivelata all’altezza della AMR23, monoposto capace di arrivare a podio e di lottare in alcune occasioni con Red Bull nella passata stagione. Tuttavia, se si guarda a ciò che Fernando Alonso è stato capace di fare, è chiaro che Stroll avrebbe potuto e dovuto fare di più, piazzandosi magari al decimo posto in classifica essendo in un una squadra che è stata quinta forza per buona parte del campionato, a parte l’ultima sezione.

Gli investimenti miliardari del magnate Lawrence Stroll per inseguire il sogno mondiale

Se esistesse un contest che premia il miglior padre dell’anno, sicuramente Lawrence Stroll avrebbe grandi chance di vincerlo. Da quando ha acquistato l’allora Force India, divenuta poi Racing Point e infine Aston Martin una volta aver ottenuto il 16,7% dello storico marchio inglese, gli sforzi economici sono stati notevoli.

In primis, l’obiettivo è stato aggiornare la fabbrica di Silverstone e costruire una nuova galleria del vento nella medesima sede. Fino a quest’anno, infatti, è stata utilizzata la galleria di Brackley. Successivamente, la compagine inglese si è assicurata le prestazioni di alcuni ingegneri di prestigio come Andy Cowell e l’ex Ferrari Enrico Cardile, per poi arrivare all’ingaggio di Adrian Newey, conteso da numerosi team in griglia.

F1 Aston Martin
Adrian Newey e Lawrence Stroll posano nella sede di Aston Martin

Lance Stroll non ha ancora avuto modo di lavorare con questa nuova squadra di ingegneri, ma non ha di certo dimostrato di poter lottare per un titolo qualora ci fosse un ottimo mezzo a disposizione. Basti prendere come esempio la scorsa stagione, quando Aston Martin è stata seconda forza durante la prima parte del campionato. Solamente Alonso riusciva a raggiungere il podio, ed è arrivato vicinissimo alla vittoria in alcune occasioni come Monaco. Il canadese, invece, non è mai riuscito a brillare e a raggiungere la zona podio.

Lance Stroll: un pilota competitivo con la pioggia, ma…

In condizioni di pioggia, Lance ha dimostrato di avere un grande manico. Dopotutto, non parliamo mica di un brocco, come si suole dire quando si intende denigrare un atleta, in quanto nelle categorie propedeutiche ha vinto e convinto dimostrando di meritare un sedile in F1, almeno all’inizio.

Nelle ultime stagioni, tuttavia, è parso quasi che il pilota corresse contro voglia, senza motivazioni. Questa mentalità lo ha portato a commettere degli errori gravi e decisamente evitabili. Lance Stroll è un pilota che ha conquistato a inizio carriera un podio con Williams da rookie, e una storica pole position nel 2020 in Turchia sotto la pioggia, insieme ad altri due piazzamenti al podio sempre nella stessa stagione. Però, sembra perdersi quando non ha la giusta motivazione.

F1 Aston Martin
Lance Stroll festeggia la pole in Turchia con l’allora Racing Point

Quando tutti si aspettavano una prestazione positiva sotto la pioggia di Interlagos, Lance perde il controllo della vettura e finisce fuori pista. È stato imbarazzante quando, nel tentativo di ritornare in pista, va verso la ghiaia per rimanere poi impantanato e quindi, non più capace di prendere parte alla gara. Questo evento, insieme ad altri errori commessi nel corso di questa lunga stagione, sono sintomo di una mancata concentrazione da parte del pilota canadese.

Allora, resta da chiederci se con il dream team che il padre gli sta costruendo intorno, Stroll riuscirà a cambiare rotta e adeguarsi almeno un po’ alle prestazioni del compagno di squadra, ripagando la fiducia. Ovviamente, sarà necessario avere la giusta motivazione se vuoi battere prima di tutto un compagno di squadra affamato come Alonso.

Il sostegno familiare può essere considerato un’arma a doppio taglio?

Avere alle spalle un padre che ha finanziato la tua carriera nelle categorie propedeutiche è una cosa già vista e rivista nella storia della F1. Purtroppo, siamo consci del fatto che senza budget diventa impossibile salire di categorie. Ma se ci spostiamo in Formula 1, è possibile considerare questo sostegno come pericoloso per la carriera del figlio.

A fronte di investimenti miliardari, è chiaro che Stroll debba giustificarli con delle prestazioni soddisfacenti, perché il padre crede in lui e sogna di vederlo campione del mondo. Ma, continuando a rendere in modo negativo, la pressione aumenta e diventa anche difficile poi dimostrare di meritare di essere un pilota della massima serie che può farcela anche senza l’aiuto del papà.


Crediti foto: Lance Stroll, Aston Martin

Tags: Aston MartinF1Lance StrollLawrence StrollNews
Francesco Di Luca

Francesco Di Luca

Studente di lingue con una forte passione per il motorsport. Il mio sogno? Intervistare Lewis Hamilton.

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