Dopo l’esclusione dalle competizioni sportive internazionali nel febbraio 2022 a causa dell’invasione dell’Ucraina, la Russia sta valutando un possibile reinserimento nei vari sport da cui è stata esclusa totalmente o parzialmente, come nel caso degli atleti che hanno potuto partecipare rinunciando all’inno e alla bandiera russi.
Russia – Il tema in F1 e nel motorsport
La FIA, su imposizione del CIO (Comitato Olimpico), bandì l’ex pilota russo della Haas, Nikita Mazepin, figlio del noto oligarca Dmitrij Mazepin. Di conseguenza, la F1 rescisse il contratto che la legava al Gran Premio di Russia.
Negli ultimi giorni del 2024, il pilota russo Sergey Karyakin, vincitore della Dakar nel 2017, ha dichiarato di aver discusso con Mohammed Ben Sulayem, presidente della FIA, riguardo alla possibilità di rimuovere le restrizioni che impediscono ai piloti russi di partecipare alle competizioni internazionali senza dover firmare documenti di condanna delle azioni del governo russo. Secondo Karyakin, Ben Sulayem ha promesso di affrontare la questione nel 2025, permettendo ai piloti russi di competere senza tali vincoli.
Attualmente, la FIA richiede ai piloti russi e bielorussi di partecipare alle competizioni internazionali solo in qualità di atleti neutrali, sotto la “bandiera della FIA”, previo impegno specifico e adesione ai principi di pace e neutralità politica della Federazione.
Tuttavia, nonostante le promesse di revisione delle restrizioni, la FIA mantiene una posizione rigida nei confronti della Russia. Ad esempio, Vladimir Chagin, capo del team russo Kamaz, ha dichiarato che la pressione della FIA non è diminuita, indicando che le restrizioni rimangono in vigore.
Se si dovesse arrivare a un allentamento della situazione, è improbabile che un pilota russo venga ingaggiato in F1 o in qualsiasi altra categoria, visto il clamore provocato dalla guerra in Ucraina.
Russia, non solo F1 – La situazione negli altri sport
- Basket: Il CEO dell’Eurolega, Paulius Motiejunas, ha recentemente dichiarato che, nonostante le comunicazioni costanti con le squadre russe, attualmente non ci sono motivi per parlare del loro ritorno nella competizione. Questa posizione contrasta con le precedenti affermazioni del direttore esecutivo Goran Sasic, il quale aveva ipotizzato un possibile reintegro del CSKA Mosca e dello Zenit San Pietroburgo nella stagione 2025/2026, suggerendo anche un’espansione dell’Eurolega a 20 squadre per includere due team russi.
- Calcio: La Russia rimane esclusa dalle competizioni internazionali, inclusi i Mondiali del 2026. La FIFA e l’UEFA hanno bandito le squadre russe nel febbraio 2022 e attualmente non ci sono indicazioni di un imminente reintegro.
- Sport invernali: Con l’avvicinarsi delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, si discute sulla possibile partecipazione degli atleti russi. Il CIO ha precedentemente riammesso atleti russi e bielorussi alle competizioni internazionali a titolo individuale e come atleti neutrali, ma le squadre nazionali rimangono escluse.
- Altri sport: In discipline come il biathlon e il nuoto, le federazioni internazionali stanno valutando caso per caso la riammissione degli atleti russi, spesso imponendo la partecipazione sotto bandiera neutrale e con specifiche condizioni legate alla neutralità politica e alla non promozione del conflitto.
Sebbene ci siano discussioni in corso riguardo al ritorno della Russia nelle competizioni sportive internazionali, al momento non sono state prese decisioni definitive e la situazione varia significativamente a seconda dello sport considerato.
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