In Messico per la svolta. Quante volte abbiamo usato questa espressione per descrivere la situazione della Mercedes, cambiando di volta in volta la location. Ma ogni volta che si menziona la possibilità di invertire la rotta, per la W15, vettura nata male e che ha avuto qualche inatteso sussulto per poi tornare stabilmente in quarta posizione nella scala dei valori della Formula 1 2024, arriva puntuale la delusione. Frustrazione che non si abbatte su noi narratori, bensì sui piloti, che sperano vanamente che qualcosa possa davvero cambiare.
In Messico c’erano i presupposti per vedere qualcosa di diverso, visto che gli uomini di Brackley, come spiegato in un focus precedente (leggi qui), si presentavano con diverse novità. Peccato che queste non abbiano funzionato e che un barlume di speranza si sia visto solo in gara, quando George Russell ha montato il vecchio pacchetto.
Insomma, messa così sembra una bocciatura senza appello. Ma qualche attenuante c’è, e riguarda una Formula 1 refrattaria alle modifiche in corso, e soprattutto un formato Sprint che ha limitato la possibilità di testare gli elementi introdotti.

Mercedes W15: il Gp del Messico è l’ultima prova d’appello
Proprio per le ragioni sopra indicate, Città del Messico ha il sapore di una prova d’appello. O forse sarebbe meglio dire che all’Hermanos Rodriguez si proverà l’ultimo disperato tentativo per capire se la vettura risponde alle cure somministrate o se il paziente – per usare un’immagine forte – ha un encefalogramma piatto.
Uno degli obiettivi principali dei nuovi pezzi portati ad Austin era quello di delineare il concept di base su cui costruire la W16, il modello che correrà il Mondiale 2025. Per tale ragione, gli ingegneri guidati da James Allison non possono chiudere subito la partita, ma devono valutare con altre prove sul campo se quanto visto nei simulatori e in galleria del vento si verifica effettivamente in pista.
Mercedes W15: in Messico per prove comparative
Con questa necessità, Mercedes è pronta a sdoppiare i pacchetti sulle W15 nel fine settimana che inizia dopodomani con il primo turno di prove libere che potete seguire come al solito con il nostro servizio F1 Live Timing. Toto Wolff ha spiegato che l’occasione permetterà di effettuare prove comparative.
Il nuovo fondo, danneggiato durante le qualifiche del sabato a causa dell’incidente occorso a George Russell, non sarà disponibile, poiché è tornato nella fabbrica di Brackley per le riparazioni necessarie. Non ci sarà tempo per rispedirlo in Messico, quindi una delle due vetture dovrà correre con la vecchia configurazione.
Quale migliore occasione per comparare la precedente specifica di fondo con quella introdotta la settimana scorsa? Wolff è stato molto sincero nell’ammettere le difficoltà quando ha parlato di Lewis Hamilton. Infatti, l’inglese ha a disposizione tutte le parti del nuovo pacchetto aerodinamico, ma non è sicuro al 100% che il pilota sia entusiasta di questo, viste le prestazioni dello scorso weekend, soprattutto in gara, quando la vettura ha mostrato un comportamento anomalo, forse a causa della nuova mappa aerodinamica disegnata con gli aggiornamenti.

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Proprio per questo, sarà necessario effettuare delle prove comparative, alla fine delle quali anche la W15 numero 44 potrebbe tornare alla configurazione precedente. In questo caso, in casa Mercedes ci sarebbe poco da sorridere, poiché una bocciatura del pacchetto sarebbe pressoché definitiva. Un duro colpo anche in vista del 2025, considerando che il progetto è già in fase avanzata e probabilmente contava su alcuni elementi testati sulla vettura 2024 che ormai è diventata un vero e proprio laboratorio viaggiante, una cavia in carbonio e altri materiali compositi che non sta reagendo bene al lavoro degli specialisti anglo-tedeschi.
In casa Mercedes, la parola “vittoria” sembra ormai scomparsa dal vocabolario. Prima dell’estate erano giunti tre successi e sebbene alcuni di questi non fossero attesi, si pensava comunque che il gap dalla vetta si fosse quasi del tutto ridotto. Con la ripresa di fine agosto, la Stella a Tre Punte è stata catapultata in una sorta di incubo tecnico, vedendosi sopravanzata da ogni parte e con i punti di riferimento sempre più lontani.
Saranno cinque gare di prove per Russell e Hamilton, che si sta ancora spendendo per la causa nonostante l’era rossa sia sempre più vicina. Non il finale sperato per quelli della Mercedes, che devono fare di necessità virtù e giocare in difesa in questo ultimo scorcio di un campionato 2024 avvincente, in cui sono spettatori passivi e non protagonisti attivi.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team