La Formula 1 negli ultimi anni sta vivendo un periodo d’oro, che la porta ad essere uno degli sport più seguiti al mondo. Tuttavia, tra i tantissimi “follower” che seguono la categoria con passione, ci sono anche quelli che la utilizzano per dare sfogo ai loro animi più selvaggi, dei veri e propri trogloditi. Ma andiamo con ordine.
I fischi agli avversari
Le rivalità sportive sono spesso fonte di comportamenti che vanno oltre la correttezza e il rispetto. Un classico esempio è il fischiare l’inno di una squadra nazionale di calcio o di qualsiasi altro sport, o ancora quando un pilota avversario vince un Gran Premio in “terra nemica”.
Purtroppo, noi italiani, durante la nostra gara di casa , Monza o Imola, quando a vincere non è un pilota della Ferrari, ma uno della Red Bull o ,in passato, Lewis Hamilton quando vestiva i colori della Mercedes, abbiamo visto i loro inni sistematicamente subissati dai fischi.
Un esempio recente si è avuto anche durante la presentazione globale delle livree, dove sia Verstappen che il suo team principal Christian Horner sono stati fischiati.
Tifosi? Macché, vandali!
Una delle immagini più belle che la Formula 1 possa regalarci è quella della folla di fan e appassionati che si radunano ai piedi del podio. Alcuni di loro, pur di avere un posto “in prima fila”, si appostano nei pressi dei cancelli, al punto da non guardare nemmeno la gara. Ma, purtroppo, come spesso accade, alcune di queste persone, prive di senno, scavalcano le reti e entrano in pista mentre le monoposto sfrecciano, mettendo così a rischio la loro sicurezza.
Nel caos che si crea al termine di ogni Gran Premio, questi individui decidono anche di portarsi a casa dei “souvenir”, come i cartelli che indicano la distanza da una curva stretta o quello del DRS. Le conseguenze di questi atti vandalici ricadono sugli organizzatori, che devono pagare pesanti multe alla FIA a causa del comportamento scorretto di un pubblico ineducato e ineducabile.

Botte tra ricchi
Ad Abu Dhabi, nell’area riservata ai VIP, persone che pagano un lauto pass per accedere a qualsiasi tipo di comfort, si è scatenata una rissa tra gli ospiti d’élite. Tra caviale e un bicchiere di champagne di troppo, all’interno dell’area ristorante del tracciato di Yas Marina, tavoli e sedie sono volati per aria, terrorizzando tutti i presenti. Al Gran Premio del Messico del 2023, sugli spalti dello stadio di baseball, un uomo corpulento aggredì due tifosi della Ferrari. La sicurezza, intervenuta a soccorso dei ferraristi, bandì a vita l’aggressore dal tracciato.

C’è un albero che ci impedisce di vedere la Ferrari? Lo abbattiamo!
Durante i primi test della nuova SF-25, la monoposto con cui la Ferrari gareggerà al prossimo Campionato Mondiale, i tifosi e appassionati della Rossa si erano radunati sul ponte che costeggia il tracciato di Fiorano. Alcuni alberi oscuravano la vista.
Un tifoso armato di scala, cesoie e quello che sembrava un trapano o una sega elettrica, si è messo a tagliare prima dei rami secchi, e non contento, ha abbattuto un albero, violando le normative sulla proprietà comunale, privata e sulla sicurezza, mentre il pubblico, lì presente, esultava inebetito. Mentre una troupe televisiva, probabilmente di un’emittente locale, lo ha anche intervistato. Sappiamo quanto Lewis Hamilton tenga alla tematica ambientale, e sicuramente non sarà felice di vedere i suoi nuovi tifosi abbattere alberi solo perché ostacolano la vista.
Questo tipo di individui, questi incivili, usano la loro passione o, ancor peggio, i loro soldi, per comportarsi in modo animalesco. Queste persone non sono da imitare, né da elevare. Sono solo degli idioti che con la Formula 1 e lo sport in genere, non dovrebbero avere nulla a che fare.