Non sono i risultati puri a incoraggiare, è la maniera in cui la Ferrari torna a percepirsi a dare buone speranze per il prosieguo del campionato del mondo di F1 2024 e per un futuro più lontano. Se una prima e una seconda fila sono motivo di rammarico significa che si stanno muovendo i passi giusti dopo il torpore agonistico che aveva afflitto e condizionato il “clan” del Cavallino Rampante nell’opaca stagione 2023.
A Carlos Sainz, oggi, non si poteva chiedere proprio nulla di più. E infatti è il protagonista che si è mostrato più soddisfatto dinanzi ai microfoni dopo una straordinaria seconda posizione al termine delle qualifiche. Ma la gioia non era sinonimo di appagamento, anzi. Il madrileno si è detto convinto che domani la Ferrari possa essere una spina nel fianco della Red Bull che, sul passo gara, non ha ancora convinto appieno.
Attenzione a darli per feriti quelli di Milton Keynes però. Anche in qualifica sussistevano molte perplessità su una pole position di Verstappen e invece il leone ha dato la zampata con un superbo 1’15’’915 che vale anche il record della pista dell’Albert Park.

Sicuramente meno compiaciuto era Charles Leclerc che si è smarrito sul più bello. Il monegasco, sempre onesto con se stesso e con i suoi supporter, ha fatto ammenda ammettendo gli errori. “Abbiamo forse sottostimato la potenza della Red Bull in qualifica e in FP3. Quindi sarebbe stata difficile la pole, ma io non ho massimizzato la macchina, quello è chiaro”
“Non ho fatto un buon lavoro in FP3 e ho perso il feeling con la macchina , ma sono riuscito comunque a fare il giro e avevo fiducia sul fatto che in qualifica quel feeling sarebbe tornato. Invece l’ho perso ulteriormente”.
“La cosa migliore che possiamo fare adesso è concentrarci su domani, sperando che il passo gara possa riportarci alla nostra posizione. Ieri l’anteriore era molto buono, stamattina lo abbiamo perso un po’ e in qualifica tantissimo”, ha spiegato l’ex Sauber.
Ferrari: la consapevolezza delle ambizioni
Le possibilità di recupero sono intatte, anche in considerazione della penalità comminata a Sergio Perez per impeding ai danni della Haas di Nico Hulkenberg. Non fa drammi Frédéric Vasseur che, con le sue parole, definisce chiaramente il cambio della percezione che la squadra ha di sé. Non si nascondono le ambizioni. Non più.
“L’obiettivo era fare la pole – ha esordito un risoluto Fred – e per il nostro avvicinamento c’erano i presupposti. È mancato qualcosa nella Q3, ma voglio essere ottimista in vista della gara di domani per quanto abbiamo dimostrato nei long run”.

Credere in se stessi senza però perdere il contatto con la concretezza: “Credo che ci sia ancora un divario con la Red Bull, ma se vogliamo provare a raggiungerli non c’è altro modo che spingere. Charles ci ha provato e non possiamo metterlo in croce per questo”.
Ferrari, che in Arabia Saudita aveva un po’ sofferto nel portare le gomme alla giusta temperatura, è sembrata molto ben messa sui long run. Ma la guardia non cala: “Sarà cruciale non distruggere le gomme nei primi giri, altrimenti la prestazione nel complesso ne verrà inevitabilmente influenzata nel corso della gara”, ha aggiunto il dirigente di Draveil.
“Siamo riusciti nel corso delle prove libere a minimizzare la problematica del graining e spero che questo andamento si possa replicare domani. Si prospetta una domenica lunga e noi dovremo pensare esclusivamente al nostro piano d’azione”.
Chi ha dominato in lungo e in largo per oltre due anni va considerato per forza di cose il favorito numero 1 per la vittoria del Gp di Melbourne, ma la Ferrari, ritrovata a conscia della sua forza, non si sente sconfitta in partenza come accadeva l’anno scorso. Comunque finirà, il Cavallino Rampante vuole infastidire i “tori caricanti”.
Crediti foto: Scuderia Ferrari