Non è sbagliato paragonare il meccanico di Formula 1 al massaggiatore del calcio quando, finito l’allenamento, sul lettino, ti apri, ti confidi, racconti cosa va e anche le tue vicissitudini personali. In occasione dei settant’anni della Ferrari, uno speciale di ‘Ruoteclassiche’, dedicato agli uomini del Cavallino, definì Paolo Scaramelli “L’angelo custode”.
Ieri, giorno antecedente il 75° anniversario dalla nascita di Niki Lauda, se n’è andato Pietro Corradini, quasi un ventennio nel Reparto Corse della Rossa. In un’intervista rilasciata al portale parlandodisport nei mesi scorsi raccontò dell’orgoglio di rappresentare con il team di Maranello l’Italia nel mondo. Quando gli chiesero della sconfitta più brutta, lui rispose: “Le sconfitte sono tutte brutte”. In pieno stile Drake.
Lavorò poco ‘a stretto contatto con Villeneuve, ma in un’altra occasione affermò che Gilles non si lamentava mai del lavoro degli altri. Collaborò molto di più con Pironi e, dopo i fatti di Imola, il canadese si avvicinò a Corradini e gli disse: “Il tuo è un pilota di m…”. Chissà forse se ora, nella “curva Paradiso” avrà chiesto scusa anche a lui. Chissà di cosa staranno parlando anche con Didier, il Drake, Niki, Paolo, Clay, Mauro, Patrick Tambay, Michele. E scusateci se abbiamo dimenticato qualcuno.
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