Il primo giorno di azione rossa si è concluso per Lewis Hamilton con circa novanta chilometri percorsi su una pista umida, che ha consentito l’uso delle slick solo per pochi momenti. Nessuna indicazione tecnica è emersa. Da scartare qualche ricostruzione azzardata in cui si parlava di paralleli tra la power unit. Né questo né altri aspetti ingegneristici, in questa fase, non sono stati affrontati.
Il sette volte campione del mondo aveva come unico compito quello di familiarizzare con le dinamiche operative della sua nuova scuderia e prendere confidenza con la pista di Fiorano, al volante di una vettura di due anni fa. A conferma della mancanza di necessità di valutazioni tecniche basti pensare che, sui 1.000 km disponibili per i TPC (test previous cars), ne sono stati percorsi meno di un decimo.
È stata una giornata ricca di emozioni per Hamilton, che ha salutato il pubblico al termine della sessione e si è lasciato fotografare insieme alla madre, Carmen Larbalestier. Sempre in linea con l’atmosfera emozionale, il numero 44 è stato affiancato nuovamente da Angela Cullen che dopo alcuni anni torna accanto al britannico per supporto psicologico, fisico e alimentare. Hamilton sembra intenzionato a curare ogni dettaglio per presentarsi nella miglior forma possibile, consapevole della sfida ardua che lo attende: confrontarsi con Charles Leclerc.
Oggi Hamilton ha attirato l’attenzione di tutti i presenti e degli osservatori, rendendo la giornata memorabile. La sessione pomeridiana di Leclerc, disputata con pista completamente bagnata, è passata quasi inosservata rispetto al clamore generato dai 90 km del mattino, che continuano a far discutere.

Charles Leclerc beneficerà dell’attenzione mediatica riservata a Hamilton?
Essendo un debutto, è plausibile pensare che, con l’avanzare della stagione, l’interesse morboso per ogni mossa del plurititolato pilota di Stevenage si attenuerà, anche se l’attenzione rimarrà mediamente alta. Questo potrebbe indirettamente favorire Leclerc nella sua rincorsa al titolo mondiale, un obiettivo inseguito invano – e certamente non per colpa sua – da quando è arrivato a Maranello.
Negli ultimi anni, in Ferrari si sono succedute troppe rivoluzioni, con vetture non all’altezza del talento del monegasco. Dopo un 2024 promettente, si pensa che la 677 (nome provvisorio della vettura 2025) possa finalmente rappresentare l’arma vincente. La presenza di un compagno di squadra istrionico come Hamilton, che catalizza l’attenzione nei weekend di gara e oltre, potrebbe rappresentare un piccolo vantaggio strategico per ridurre la pressione su Leclerc, permettendo a quest’ultimo di concentrarsi maggiormente sulla guida.
Hamilton e Leclerc: dinamiche di squadra
Sembra che l’arrivo di Hamilton abbia marginalizzato la posizione di Leclerc in Ferrari, ma in realtà non è così. Il clamore mediatico di queste ore è normale, considerato che si tratta dell’incontro tra due delle figure più iconiche della Formula 1: da un lato la Ferrari, dall’altro il pilota più vincente di sempre.
Leclerc è e resterà un elemento centrale per il Cavallino Rampante. Con Hamilton al suo fianco, che sembra oscurarlo momentaneamente, il monegasco potrebbe correre “a fari spenti” verso il titolo. Charles sa di essere forte: è in Ferrari da sette anni ed è affamato come un leone. Non teme Hamilton, anzi, lo vede come un’opportunità per alzare ulteriormente il livello, stimolato da un confronto diretto con un pilota così talentuoso.
“[…] è stato bello vedere Lewis completare i suoi primi giri su una Ferrari, qualcosa di molto speciale per lui e per tutto il team“, ha detto Charles al termine del “primo giorno di scuola”, a conferma del fatto che Lewis è un pungolo mentale.
Ferrari – Rischi e opportunità per Hamilton
Nonostante l’entusiasmo attuale, l’operazione Hamilton-Ferrari non è esente da rischi. Lewis entra in un contesto completamente nuovo dopo anni da protagonista assoluto in Mercedes, dove ha conosciuto la gloria totale. Abbandonare la sua comfort zone per un sistema diverso potrebbe comportare qualche difficoltà iniziale, problematiche che Leclerc ha già superato in passato.
Charles conosce perfettamente l’ambiente Ferrari, con tutti i suoi pregi e difetti, e questa esperienza potrebbe dargli un vantaggio. Il monegasco sembra determinato a partire forte per confermare immediatamente di essere il pilota di riferimento del team.
In Ferrari non esistono gerarchie predefinite, ma è chiaro che, con il progredire del campionato, il ruolo di prima guida sarà assegnato a chi avrà maggiori possibilità di lottare per il titolo. Leclerc vuole dimostrare di essere il pilota da sostenere e non quello costretto a fare da scudiero.
Se queste premesse – per ora puramente speculative – dovessero concretizzarsi, Leclerc potrebbe trovarsi in una posizione molto interessante. Lavorare senza l’enorme pressione mediatica sarebbe un grande vantaggio. “Portaci il campionato!” cantavano questa mattina i tifosi rossi accorsi in massa alle recinzioni del circuito di Fiorano per vedere Hamilton a bordo della SF-23. E se invece il titolo lo portasse il “depressurizzato” Leclerc?
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP