“È tutto sbagliato, sta andando tutto al contrario di come l’ho immaginato…” chi scrolla su TikTok avrà sicuramente riconosciuto i versi provenienti dal brano “Halo” dei cantanti Samurai Jai e Vito Salamanca, tormentone di questa estate, utilizzato per dei video-meme su situazioni che non erano state pronosticate. Purtroppo inquadrano alla perfezione il momento che sta vivendo Andrea Kimi Antonelli.
È un’estate difficile per il talento italiano nonostante questa fosse iniziata nei migliori dei modi con il primo podio in F1 della sua carriera al GP del Canada. Da lì in poi non ne ha imbroccata una giusta: incidenti nelle prove libere, mancate qualificazioni in Q3, contatti subiti e causati. Le voci sugli incontri tra Toto Wolff – suo primo sostenitore – e Max Verstappen lo hanno forse destabilizzato.
Il miglior risultato, se lo si può considerar tale, è il 10° posto in Ungheria. Per il resto ritiri e penalità a bizzeffe. Ieri è arrivata un’altra topica di Antonelli, dopo aver causato il ritiro di Verstappen in Austria – occasione in cui il campione olandese ha reagito in maniera sorprendentemente comprensiva – ha provocato il ritiro di un altro big della Formula 1, probabilmente l’unico da non toccare assolutamente: il ferrarista Charles Leclerc.
Così come avvenuto a nell’occasione precedente, Antonelli è andato scusarsi con il team della Ferrari. Al momento non sappiamo se abbia parlato anche con Leclerc. Va tutta la nostra solidarietà dagli attacchi denigratori che provengono dai tifosi della Ferrari e di Leclerc e che si stanno leggendo in queste ore sui social.

La Mercedes e noi: abbiamo preso un abbaglio su Kimi Antonelli?
Kimi Antonelli ha da poco compiuto 19 anni ed è al suo primo anno in Formula dopo aver bruciato le tappe, visto che ha saltato la Formula 3 e ha partecipato a un solo anno di Formula 2, con dei risultati non proprio eccezionali: una vittoria in una Sprint Race, a Silverstone, e l’altra in Ungheria nella Feature Race.
Rispetto ad altri suoi colleghi rookie, che hanno esordito in team minori, senza particolari pressioni, il pilota italiano è letteralmente schiacciato da essa. Dai documentari su Netflix ai compagni di classe in visita ad Imola fino ai mass-media che lo intervistavano a scuola dopo la prima prova all’esame di maturità, il talentino bolognese non ha retto a tutto ciò.
Nelle prime gare, Kimi riusciva ad ottenere risultati soddisfacenti, che ci avevano illusi, che ci aveva fatto pensare ad un nuovo “Verstappen”, poi tutto è naufragato.
A parer di chi scrive, l’abbaglio non lo ha preso né la Mercedes, né Toto Wolff, né la stampa. Forse abbiamo corso troppo su un ragazzo che, come sottolineato poco sopra, ha appena 19 anni. Doveva fare tutti gli step necessari, quelli che hanno eseguito i suoi colleghi non saltando la F3. Forse era il caso di passare prima in team cliente per poi, chissà, debuttare nella franchigia ufficiale.

Che futuro aspetta Antonelli?
Mancano 9 Gran Premi e 3 Sprint Race alla conclusione di questo primo anno in Formula 1. Kimi Antonelli dovrà in qualche modo rialzarsi da questa estate da dimenticare se vorrà ancora indossare la tuta della Mercedes il prossimo anno. Toto Wolff, così come lo ha accolto in Mercedes, non si farà scrupoli a mandarlo, come si dice nel gergo calcistico, “a farsi le ossa”, magari in prestito ad un team cliente della scuderia anglo-tedesca. Basti pensare che dal prossimo anno l’Alpine utilizzerà proprio la power unit della casa della Stella a Tre Punte dove uno dei suoi piloti, Franco Colapinto, non è sicuro del posto nel 2026.
Antonelli è giovane ma deve decidere cosa fare da grande. La Formula 1 non aspetta nessuno, figuriamoci Toto Wolff.
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Crediti Foto: Sky Sport, F1, Reuters