Sul talento di Kimi Antonelli non ci sono dubbi, né tanto meno sulla sua presenza in F1 con Mercedes, come abbiamo riportato qui. Sicuramente c’è ancora qualcosa di inespresso, ma le basi affinché nel tempo possa far parlare di sé ci sono tutte.
Nel corso di questa prima parte di stagione, il pilota bolognese ha attirato – volontariamente e non – attenzione su di sé, fuori e dentro la pista, ed in merito alle sue prestazioni il paddock si è diviso nettamente. Non sono poche le critiche ricevute, anche se compensate con apprezzamenti – talvolta estremizzati – che gli sono valsi anche un paragone con Max Verstappen.
Non che sia un elemento negativo, anzi. Nella Formula 1 moderna, un paragone simile non può essere che un complimento, ma il driver italiano ha ancora tanta strada da percorrere.
Kimi Antonelli e Max Verstappen: prima stagione a confronto
Concentrandoci sulle stagioni d’esordio dei due piloti, non si fa fatica a capire perché Antonelli venga accostato a Verstappen. Sebbene quella del #12 sia solo a metà, ci sono già elementi in comune che possono esserci utili per una prima analisi.
Sia Kimi che Max Verstappen debuttano nella massima serie molto giovani: 17 anni per il quattro volte campione del mondo, 18 per Antonelli. Il campione olandese, guida per la prima volta l’allora Toro Rosso nel lontano 2014, riuscendo ad avere un apprendimento più lineare con progressione costante. La sua prima stagione è caratterizzata da un’alternanza di risultati: ci sono stati ritiri dovuti ai problemi tecnici della monoposto, ma anche piazzamenti a punti costanti, specie nella seconda parte di campionato.
Kimi Antonelli non ha ancora completato il suo primo campionato e rispetto a Max, ha avuto un inizio incostante. Nelle prime 14 gare, ha alternato exploit interessanti a momenti difficili, dovuti per lo più a problemi tecnici della Mercedes.
Entrambi però, presentano degli elementi in comune. Sia Verstappen che Antonelli, nella loro annata d’esordio hanno battuto dei record, che seppur non “importanti”, sono comunque delle soddisfazioni personali.
L’olandese, al suo debutto in Australia, è diventato il pilota più giovane a gareggiare in Formula 1 e, successivamente, in Malesia, il più giovane a conquistare punti. Antonelli, invece, pur essendo il secondo più giovane in termini di età, detiene il record di pilota più “fresco” a segnare il giro veloce in gara a Suzuka e a ottenere una pole position durante la Sprint a Miami.

Kimi Antonelli vs Max Verstappen: un paragone che non s’ha da fare
Ogni pilota deve poter scrivere la propria storia e nonostante non siano epoche così tanto differenti, Antonelli ha debuttato in una F1 diversa da quella di Verstappen. Ma lasciando i confronti e similitudini da parte, c’è chi non ritiene giusto paragonare i due.
Parliamo di Ralf Schumacher, che in un’intervista rilasciata alla testata tedesca Bild, dichiara che il pilota italiano non è l’erede del quattro volte campione del mondo, affermando: “Credo che Kimi sia un pilota forte, ma ha semplicemente bisogno di tempo”.
Il fratello dell’ex campione del mondo Ferrari, ha evidenziato altre similitudini tra i due, ponendo l’attenzione sul fatto che entrambi hanno saltato una categoria minore: Max la GP2 (attuale Formula 2) e Kimi la Formula 3. Ed infatti, Ralf sottolinea: “È arrivato (Kimi) attraverso le serie junior molto velocemente e quindi ha relativamente poca esperienza”.
Kimi Antonelli ha debuttato in un Team di vertice, ossia Mercedes e ha dovuto fare i conti con le difficoltà tecniche della W16, che l’hanno resa meno consistente rispetto alle vetture dominanti dell’era ibrida. “Quando tutto funziona, è veloce, ma la macchina era chiaramente troppo complessa”, ha detto Schumacher. Ed infine, ha sentenziato: “Non lo definirei il prossimo Max Verstappen”.

Avere Max Verstappen in squadra è un vantaggio o meno per Kimi Antonelli?
Nell’immaginario comune, Antonelli e Verstappen sono diventati compagni di squadra, complice le voci su un possibile passaggio in Mercedes dell’olandese. E le domande che sono sorte sono diverse, come ad esempio: con la presenza del quattro volte campione del mondo, la carriera di Kimi Antonelli sarebbe passata in secondo piano?
Secondo il campione del mondo della stagione 1997, Jacques Villeneuve, i due non potrebbero stare nello stesso team. Come affermava a Vision4Sport: “Non penso che avere Max come compagno di squadra sarebbe molto utile per Antonelli”. E aggiunse: “Verstappen è una bestia e, a meno che tu non sia abbastanza bravo, ti mangia vivo. È molto semplice. Devi essere forte e abbastanza bravo. Non perché lui sia cattivo, ma perché è un competitivo, e per guadagnarti il suo rispetto devi esserne all’altezza. Devi essere a un certo livello”.
Per tornare alla domanda iniziale, una risposta giusta o sbagliata, forse, non c’è. I due non avrebbero condiviso il box Red Bull dove tutto ruota attorno a Max. Potremmo dedurre che il rapporto non sarebbe stato come quello tra il campione del mondo e Tsunoda, Pérez, Gasly e chi più ne ha più ne metta.
Certo, il progetto Mercedes avrebbe puntato su Max, ma non avrebbe trascurato completamente il talento italiano, anche nel rispetto degli investimenti effettuati. C’è da dire, però, che nonostante i due si stimino (vedi ad esempio la reazione di Max dopo l’incidente causato da Kimi in Austria), Verstappen in pista non guarda in faccia nessuno. E se andasse in Mercedes, lo farebbe sicuramente per vincere.
Ad ogni modo, Kimi Antonelli ha iniziato a scrivere la propria storia in Formula 1: giovane, talentuoso e già capace di segnare record personali. I paragoni con Verstappen servono solo a evidenziare il suo potenziale, ma il futuro è tutto nelle sue mani.
Crediti foto: Formula 1
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