Kenneth Henry Jarvis Miles, meglio conosciuto come Ken Miles, nasce a Sutton Coldfield, nei pressi di Birmingham, in Inghilterra, il 1Β° novembre 1918. Abbandona la scuola a 15 anni preferendo lavorare come apprendista alla Wolseley Motors. Qui acquisisce le prime nozioni meccaniche e, con la maggiore etΓ , inizia a gareggiare nel motociclismo fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
Si arruolΓ² nellβesercito britannico e prese parte allβOperazione Overlord, nome in codice dello sbarco degli alleati in Normandia. Miles servΓ¬ lβesercito di Sua MaestΓ nellβEuropa nordoccidentale fino alla fine del conflitto. Nel 1946 ripose le armi.
Dopo la guerra Miles approdΓ² nel mondo delle corse gareggiando in patria con i marchi piΓΉ prestigiosi dellβepoca come Alfa Romeo, Bugatti ed Alvis. Nel 1952 decide di emigrare negli Stati Uniti, precisamente a Los Angeles, in California. LΓ¬ iniziΓ² a lavorare come service manager per la Gough Industries.
Lβanno successivo esordΓ¬ nelle corse americane con le auto della Gough vincendo 14 gare consecutive nella Sports Car Club of America. Nel 1955, con un MG disegnata e costruita da lui stesso, gareggiΓ² a Palm Springs dove finΓ¬ primo, davanti al veterano Cy Yedor e a un pilota alle prime armi, lβattore James Dean, con la sua Porsche 356.
Miles, dopo la gara, fu squalificato perchΓ© lβauto non era conforme al regolamento; Yedor fu proclamato vincitore con James Dean che salΓ¬ in 2Β° posizione. Con la medesima vettura gareggiΓ² per la prima volta nella 24Ore di Le Mans. Evento che lo vide quinto al traguardo.
Viste le sue doti di guida e dβingegneria fu notato da Carroll Shelby, noto designer, pilota ed imprenditore americano e fu assunto come tester ufficiale della Shelby/Cobra.
Miles aveva uno spiccato accento britannico ed era noto per il suo senso dello humour. I colleghi americani, affettuosamente, lo soprannominarono come βTeddy Teabagβ per il suo amore per il tΓ¨.
Miles, grazie al legame instauratosi con Shelby e alle sue nozioni da ingegnere, portΓ² allo sviluppo e al successo, nelle categorie americane, la Shelby Cobra 289, la Daytona CoupΓ© e la Ford GT40.
Nel 1961 fu invitato a gareggiare in Formula 1 insieme ad altri piloti locali nellβultimo Gran Premio, quello degli Stati Uniti, a Watkins Glen.
Ken Miles: Ford v Ferrari: la grande sfida
Henry Ford II, proprietario della casa automobilistica omonima, stanco delle ripetute sconfitte per mano della Ferrari nella 24Ore di Le Mans, decide di acquistare la sua acerrima avversaria. Lβaccordo sembrava fatto ma allβultimo, il Drake, fece saltare tutto avendo capito che la Ford avrebbe preso decisioni anche sul lato sportivo della sua amata creatura. La firma di un accordo con la FIAT gli avrebbe invece lasciato libertΓ di manovra nel mondo delle corse.
Adirato per lo smacco subito in Italia, richiama a sΓ© Shelby e Miles con lβincarico di progettare una vettura che potesse battere il Cavallino Rampante a Le Mans.
Nel 1965, nella classica francese, la Shelby American schiera la Ford GT Mk II, con a bordo Ken Miles e il pilota neozelandese Bruce McLaren. Fu unβedizione amara per la compagine americana: dopo 45 giri la macchina alzΓ² bandiera bianca per problemi alla scatola del cambio.
Nello stesso anno la coppia Miles-McLaren prese parte alla 12 Ore di Sebring con la GT40 dove arrivΓ² seconda. Nel 1966, con la Ford GT Mk II, vinse dominando la 24 Ore di Daytona e la 12 Ore di Sebring con al suo fianco il pilota americano Lloyd Ruby.
La Ford GT Mk II, guidata magistralmente da Miles, sembrava essere imbattibile e la 24Ore di Le Mans era alle porte.
Ken Miles: Le Mans β66: la clamorosa beffa
Alla 24Ore di Le Mans, dominata dalla Ford GT Mk II nΒ°1 guidata da Ken Miles e dal pilota neozelandese Denny Hulme, avviene uno dei fatti piΓΉ controversi nella storia di questa corsa storica.
A Miles, a pochi chilometri dalla vittoria, viene ordinatoΒ di rallentare da Leo Beebee, membro della Ford, per permettere alle vetture gemelle di Chris Amon e Bruce McLaren, la nΒ°2, e alla nΒ°5 di Ronnie Bucknum e Dick Hutcherson di arrivare in parata per avere una foto-vetrina delle tre auto per motivi pubblicitari.
Miles, nella sua spontanea ingenuità , accettò e rallentò. Le tre Ford arrivano così in parata, ma la foto verrà rovinata perché la macchina di Amon e McLaren accelerò e tagliò per prima il traguardo.
Nel dopo gara i commissari francesi fanno notare che la Ford n°2, da regolamento, aveva percorso più metri rispetto alla Ford n°1, essendo partita dietro, dichiarandola così vincitrice.
Per Miles, oltre il danno, la beffa. A causa di un ordine dallβalto non fu il primo uomo nella storia del motorsport a vincere la 12 Ore di Sebring, la 24 Ore di Daytona e la 24Ore di Le Mans.
Ken Miles: la tragica fine
Due mesi dopo il cocente tradimento perpetrato dalla Ford a Le Mans, Ken Miles viene richiamato come capo tester per provare la Ford J-car, naturale successore della GT40. Quasi alla fine della giornata di test, il 17 agosto del 1966, al Riverside International Raceway, pista nel deserto californiano, Miles trovΓ² la morte.
Miles, dopo aver percorso il rettilineo a circa 320km/h, perse il controllo della vettura che si ribaltΓ² numerose volte e prese fuoco. Il pilota inglese fu sbalzato dallβabitacolo e morΓ¬ sul colpo. Aveva 47 anni. LasciΓ² una moglie ed un figlio. Γ sepolto allβHollywood Forever Cemetery, il cimitero delle star.
Carroll Shelby, scioccato dalla dipartita dellβamico e collega, continuΓ² a progettare e disegnare per la Ford vincendo nelle successive edizioni della 24Ore di Le Mans che vanno dal 1967 al 1969 battendo costantemente le Ferrari.
Ken Miles: i tributi
Ken Miles Γ¨ stato inserito nella Motorsports Hall of Fame of America nel 2001 e nel 2020 fu inserito nella West Coast Stock Car Hall of Fame. Nel 2019, sulla straordinaria storia di quella 24Ore di Le Mans del 1966, uscΓ¬ il film βFord v Ferrariβ (In Italia fu distribuito col titolo βLe Mans β66: La Grande Sfidaβ) di James Mangold.Β
Nominato a 4 premi Oscar, tra cui miglior film, vinse due statuette per il miglior montaggio e per il miglior montaggio sonoro. Ken Miles e Carroll Shelby vennero interpretati dai premi Oscar, lβattore inglese Christian Bale e dallβattore americano Matt Damon.