Ogni giorno registriamo un parere sull’affare Hamilton-Ferrari. Va così da quel primo febbraio, quando la notizia sconquassò letteralmente il mondo della Formula 1. Probabilmente l’ondata non si fermerà fino al giorno della presentazione del campione britannico, che dovrebbe avvenire nel mese di gennaio in una data ancora da definire.
I giudizi sono spesso contrastanti: c’è chi crede che sia un’operazione commerciale, chi ritiene che Hamilton abbia ormai dato il meglio e che sia venuto in Ferrari a svernare, e chi invece vede delle prospettive buone sia per la Rossa che per il pilota, in un’intesa che potrebbe diventare esplosiva, rinverdendo i fasti trionfali del passato maranelliano.
Al coro dei commentatori si aggiunge anche Jacky Ickx, figura che non avrebbe bisogno di presentazioni dall’alto delle sue oltre 120 presenze in Formula 1. Otto Gran Premi vinti, 25 podi, 13 pole position e 181 punti totali. Il pilota belga non ha mai assaporato il gusto della vittoria del campionato del mondo, ma ci è andato vicino in due occasioni: nel 1969 e nel 1970, con Brabham e Ferrari.

Hamilton – Ferrari: il punto di vista di Jacky Ickx
Proprio con il Cavallino Rampante ha disputato 54 gare, che equivalgono quasi alla metà del totale svolto nel Circus. Parliamo, dunque, di un pilota che conosce bene la scuderia italiana e come funzionano certe cose al suo interno. Ickx ha parlato del passaggio di Lewis Hamilton esprimendo pareri positivi.
“Per me Lewis è un pilota unico“, ha detto Ickx in un’intervista a RacingNews365. “È come Ayrton Senna, Max Verstappen, Michael Schumacher e Juan Manuel Fangio: queste persone hanno un piccolo vantaggio rispetto agli altri. Per me è un doppio vantaggio perché è una persona molto umana che non ha mai avuto paura di essere coinvolta in Black Lives Matter, per esempio. È l’unico che conosco oggi che si impegna totalmente in qualcosa. Forse quella qualità è qualcosa di ancora più impressionante del pilota, quando vedi cosa fa, cosa gli sta a cuore con le sue fondazioni. Nessuno l’ha mai fatto prima“.
Ickx ha poi spiegato come la Ferrari eserciti un’attrazione magnetica sui piloti. “Se sei in Ferrari per qualche anno e poi in altri marchi per 10 anni o più, il tuo cuore è macchiato di rosso alla fine. Vedo che anche Lewis è attratto dall’essere lì per la fine della sua carriera. Onestamente, è fantastico, perché solo lui sa cosa può fare e dove vuole andare“.

Fino a questo momento, il legame tra il 7 volte campione del mondo e il Cavallino Rampante era stato analizzato o da un punto di vista tecnico o focalizzandosi sui risvolti economico-commerciali. Ickx offre una prospettiva diversa, andandosi a concentrare sulle attività extra pista di cui si rende protagonista Hamilton e che possono rappresentare un valore aggiunto anche per la Ferrari, visto che elementi come l’inclusività e la lotta alle disuguaglianze non sono mai sponsorizzati abbastanza.
Ricordiamo che la Mercedes ha fortemente supportato Lewis nelle sue campagne di sensibilizzazione. Sarebbe positivo se anche la Ferrari riuscisse a fare la stessa cosa, cercando di contribuire, grazie a una grande esposizione mediatica, alla diffusione di certi argomenti che a volte sono ancora stupidi tabù.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team, F1