Un pezzo di storia della Formula 1 e del mondo motoristico… Anche dietro il guardrail. Jacky Ickx era infatti commissario di gara a Montecarlo quel 3 giugno 1984. Di lui scrisse il “Drake” nel libro “Piloti, che gente…”:
“Un ragazzo cresciuto in fretta. Fine e temeraria la sua guida sotto la pioggia…”.
Ma non solo Formula 1. Da appassionato di amarcord, riporto ora alcune righe tratte dallo speciale I Pilotissimi:
“Mille chilometri di Zeltweg del 1973: in pista le Ferrari Sport stanno disperatamente cercando di agguantare le Matra in una gara decisiva per l’assegnazione del titolo mondiale Marche. Ma l’attenzione degli addetti ai lavori è catturata dal comportamento della prima guida di Maranello, il belga Jacky Ickx, che ai box non esita a schiaffeggiare un giornalista reo di averlo importunato. In questo singolare episodio emerge la radiografia di un pilota unico nel suo genere: geniale in pista quanto anticonformista nella vita. Un interprete magistrale delle quattro ruote, capace di essere grande tanto con le monoposto da Gran Premio quanto con le vetture Sport”.
Ricordiamo che Jacky Ickx vinse sei volte la 24 Ore di Le Mans. Il suo primo successo in Formula 1 risale al 7 luglio 1968, nel Gran Premio di Francia, l’ultimo disputato sul circuito di Rouen. L’apice dei suoi successi arrivò in Germania, al Nürburgring, il 30 luglio 1972.
Avrebbe potuto ottenere di più? Riporto alcune righe di Ruoteclassiche dedicate alle vetture – o meglio, alle corse – del Cavallino Rampante:
“Quattro le vittorie conquistate nel 1970: tre con Ickx (Austria, Canada e Messico) e una con Clay Regazzoni, che però vale molto perché ottenuta a Monza. La 312 B rimane a lottare per il titolo fino alla penultima gara: il belga si classifica secondo a soli 5 punti dall’alfiere della Lotus, Jochen Rindt. Il Mondiale viene assegnato postumo al pilota della scuderia inglese, deceduto il 5 settembre durante le prove di qualificazione del Gran Premio d’Italia”.
Jacky Ickx è nato il 1° gennaio 1945: buon Compleanno e Buon Anno.