Ferrari – Il campionato statunitense IMSA si prepara a giungere a Monterey, in vista del quarto round stagionale sull’iconica pista di Laguna Seca. I temi da affrontare saranno molti, con il doppio weekend di gara che sarà una prova non da niente per squadre e costruttori.
IMSA, Ferrari: DragonSpeed per sbloccare la stagione
Per adesso, nei primi due round in cui le GTD Pro hanno partecipato, quindi la Rolex24 e la 12 Ore di Sebring, facenti parte entrambi del campionato endurance, la 296 GT3 semi-ufficiale schierata da DragonSpeed ha mostrato buoni sprazzi di velocità, però tramutati al meglio in una quarta posizione nella seconda gara stagionale.
Il progetto americano appoggiato dalla squadra ufficiale Risi Competizione, impossibilitata quest’anno a partecipare in maniera indipendente a causa di problematiche finanziarie, deve riuscire a trovare quel poco che manca per rimanere in lotta con BMW e Porsche, i riferimenti della stagione.
Costa e Altoè, proveniente dal Ferrari Challenge Europe, hanno conquistato la pole position in Florida, grazie alla grande velocità espressa dallo spagnolo. Tuttavia, nonostante ancora una volta la squadra non abbia commesso alcun tipo di errore, il podio non è arrivato.
La vettura è rimasta costantemente nel giro di testa, giungendo giusto ai piedi del podio. La prestazione nelle prime ore di gara era presente, anche se con il fresco della notte la vettura ha perso le sue qualità, risultando piuttosto lenta e difficile da gestire.
Il BoP sicuramente non ha aiutato, maggiormente a Daytona, dove le vetture di Maranello erano quelle più penalizzate per quanto riguardava la potenza disponibile. Per questo weekend le 296 GT3 saranno tra le vetture più pesanti in pista, assieme alle Lamborghini (1360 Kg) e solamente seconde alle Porsche (1363 Kg).
La vettura più leggera in pista sarà la Ford Mustang GT3 (sorprendentemente), con solamente 1324 Kg, seguita da Aston Martin (1327 Kg), BMW (1342 Kg), Mercedes, Corvette e Lexus, rimasta allo stesso valore visto a Sebring. Il peso abbiamo visto anche nel WEC come può influenzare pesantemente le prestazioni della vettura, andando ad agire in maniera più o meno pesante sul bilanciamento.
Per quanto riguarda la potenza disponibile nella V1 (fino ai 170 Km/h) e nella V2 (dopo i 180 Km/h), Porsche potrà godere del massimo in entrambi i casi, mentre Ferrari il 90.5% e l’86.4% rispettivamente. Ancora ottimi i parametri di Ford, che rimane su valori alti, quali 99% per la V1 e 93.9% per la V2.
IMSA, BoP: l’America sta diventando un caso per Ferrari?
Ormai non è di certo la prima volta che accade una cosa simile, con gli organizzatori che tendono chiaramente a favorire i costruttori di casa. E’ una cosa comprensibile se si considera la grandezza e l’importanza del mercato americano per le case costruttrici, ed è molte volte difficile ripagare la spesa effettuata per correre in tali campionati.
Questo ha effetti negativi, il che porta le case a ridurre i loro impegni in tali campionati, proprio come fatto da Ferrari. Mentre lo scorso anno sulla #62 di Risi Competizione erano schierati i piloti ufficiali Serra e Rigon, ora le presenze factory sono molte meno.
Le gare americane inoltre sono complesse da decifrare, in cui molte volte è più importante la freddezza della squadra nelle decisioni da prendere con le numerose cautions sempre e volentieri esposte. Proprio una di queste situazioni sfruttate bene potrebbe fare la differenza.
Non ci resta far altro che aspettare l’arrivo delle qualifiche, attese per la notte di sabato alle 00.15, mentre la gara nella serata di domenica alle 21.00, sempre da seguire su YouTube tramite il canale ufficiale del campionato.