Giovedì scorso, la Ferrari, in collaborazione con il suo sponsor Unicredit, ha organizzato un evento a Piazza Castello, a Milano. Protagonisti della serata sono stati i due piloti della Scuderia, il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton e il monegasco Charles Leclerc, che si sono esibiti al volante di due monoposto del Cavallino Rampante su un circuito improvvisato nel cuore della città.
Hamilton ha guidato la SF-21 del 2021, mentre Leclerc ha portato in pista la SF-90, la vettura con cui ha conquistato il suo secondo successo in Formula 1, vincendo il Gran Premio d’Italia a Monza nel 2019, proprio davanti al suo attuale compagno di squadra, al termine di una lotta estenuante.
Il pubblico presente ai bordi della “pista” è rimasto estasiato dalle spettacolari evoluzioni dei due piloti, che hanno regalato emozioni con sgommate e spettacolari “donuts”, al punto da bruciare le gomme.
Questo evento ha dato la possibilità a chi non può permettersi di assistere a un Gran Premio – a causa dell’elevato costo dei biglietti e delle spese accessorie, come viaggio, vitto e alloggio – di vivere un assaggio di Formula 1 da vicino.

F1: il valore dei tracciati cittadini
Tutto ciò mi ha fatto riflettere sull’importanza dei circuiti cittadini, spesso criticati dai puristi di questo meraviglioso sport, ma, a mio avviso, necessari. Quando parlo di tracciati cittadini, mi riferisco a quelli in cui le monoposto di F1 sfrecciano tra i palazzi, come a Monte Carlo, Baku, Singapore o Las Vegas. Non considero tali, invece, pista come Melbourne o Miami.
A Monaco e Baku, ad esempio, basta affacciarsi dal balcone di casa per vedere le vetture in azione, e sono certo che persino il più accanito detrattore dei circuiti cittadini non disdegnerebbe uno spettacolo del genere sotto la propria finestra.
Basti pensare alla Formula E, che ha mosso i suoi primi passi proprio tra le strade delle città di tutto il mondo, avvicinando un nuovo pubblico alle corse.
Se davvero si vuole rendere la F1 più accessibile alle persone, oltre a una revisione delle richieste economiche di Liberty Media agli organizzatori dei Gran Premi – in modo che questi non siano costretti a rivalersi sul pubblico con prezzi esorbitanti – i circuiti cittadini, che piacciano o meno, devono continuare a far parte del calendario.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP