F1/WEC – Imola e Monza si contendono un posto nel campionato del mondo di Formula 1 del futuro. In questa sfida a distanza, forse necessaria perché Liberty Media ha lasciato intendere che avere due gare su territorio italiano è cosa ardua, i due impianti accelerano sull’ammodernamento per presentarsi più accattivanti agli occhi di chi deve decidere.
Di ciò che sta facendo l’Autodromo di Monza ne abbiamo parlato in questo focus: leggi qui. L’Enzo e Dino Ferrari, che ha altre due edizioni garantite nel Circus, non resta fermo e mette in cantiere lavori di rifacimento dei box. Per ora siamo alla fase dell’approvazione dei progetti. Il documento, infatti, andrà in commissione per le approvazioni definitive.
La “nuova” Imola
È prevista la realizzazione di nuove strutture da impiantare nei pressi della palazzina della direzione gara. Ma il dibattito politico potrebbe frenarne lo slancio. “Se perdiamo il Gran Premio lo sforzo sarà inutile”, ha affermato Simone Carapia di Fratelli d’Italia. Come se certi interventi non fossero importanti in quanto tali. Politici…
A dare un’accelerazione al progetto è arrivata la conferma della tappa imolese nel calendario del WEC. L’autodromo punta a ospitare la Sei Ore fino al 2028. La cosa funge da stimolo a progredire nelle strutture. La griglia di partenza a 40 vetture impone un ampliamento finora rimandato.
Il progetto, costi compresi, approderà in settimana nella commissione Bilancio del Comune di Imola. Solo allora saranno svelati i dettagli visto che ora si sa ben poco dei confini progettuali ed economici del documento. Dopo questo passaggio, se arriveranno i necessari pareri favorevoli, il Consiglio Comunale darà l’approvazione esecutiva.
Per provvedere alla realizzazione delle nuove strutture la strada di accesso al circuito lato Rivazza dovrà essere liberata dal vincolo demaniale per entrare nelle competenze dell’Enzo e Dino Ferrari.
C’è fretta perché i lavori devono concludersi entro marzo 2025. Oltre al WEC, che si terrà ad aprile, c’è la Formula Uno e non si può pensare di avere due eventi del genere con i cantieri aperti. Al di là delle rimostranze dell’opposizione, certi interventi si fanno necessari.
L’allargamento della zona box sembra essere funzionale alle richieste della FIA per quanto concerne il WEC. Indizio del fatto che Imola si vede come teatro per questa manifestazione che, ricordiamolo, si teneva a Monza fino al 2023.
Non è assurdo immaginare uno schema nel quale Monza fa all-in sulla Formula Uno e Imola sulle ruote coperte. In questo modo l’Italia si garantirebbe due eventi di portata mondiale in due categorie top. Una spartizione saggia che si spera possa superare le rimostranze di certi politici mossi dal populismo e non dal buon senso.
Crediti foto: Luca Cappelli, Autodromo Enzo e Dino Ferrari