Da dove cominciamo a raccontare Imola? Partiamo allora dall’edizione 2001, quando Ralf Schumacher ottenne il primo successo. Vogliamo farlo perché quello fu l’ultimo Gran Premio con Alboreto in vita. E Michele scrisse l’incipit in Formula 1 proprio nella gara di San Marino, il 3 maggio 1982. Sul circuito del Santerno salì per la prima volta sul podio, anche se quel terzo posto del 25 aprile 1982 venne ‘oscurato’ dalle polemiche che ben conoscete… Se a questo punto inizi a pensare alla Ferrari n°27, allora ti torna in mente la seconda e ultima vittoria al volante della Rossa di Patrick Tambay, il 1° maggio ’83.
Imola, Italia
A Imola, anche se quell’edizione di quarantadue anni fa è ricordata inoltre per i fischi a Riccardo Patrese. Ma il 13 maggio 1990, ovvero la domenica del primo successo con la Williams, il pilota padovano venne applaudito: terzo giunse Alessandro Nannini. E non abbiamo dimenticato l’ultima vittoria di Elio De Angelis, nel Gran Premio di San Marino del 5 maggio 1985, quando Thierry Boutsen salì per la prima volta sul podio.

Imola, impossibile non…
Per molti Imola vuol dire soprattutto Senna. E il Gran Premio di San Marino ’89 rappresentò una tappa importante della rivalità tra Ayrton e Alain Prost, come è stato scritto in vari libri. Una gara ricordata soprattutto per l’incidente di Gerhard Berger. Alla curva del Tamburello… E proprio sul circuito del Santerno l’austriaco ottenne il primo podio, il 27 aprile ’86. Nel 1980 il Gran Premio d’Italia non si disputò a Monza, ma su questo circuito: vinse Piquet davanti a Jones e Reutemann. Quante storie anche a Imola.
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