Il pompiere

Nobile lavoro quello di sedare incendi. Frédéric Vasseur, dopo la strabiliante doppietta Ferrari, prova a spegnere pericolosi entusiasmi

Calma. Questo è il momento in cui bisogna tenere a freno il cavallo alato della fantasia. Anzi, è il tempo di provare a mantenere basse le fiamme della passione che stanno incendiando il popolo della Ferrari. Frédéric Vasseur è ingegnere, direttore di team, capo della Gestione Sportiva e, da oggi, anche pompiere.

Sia chiaro, certe fantasie le accese proprio lui, il 55enne di Draveil, che l’altra sera, in diretta nazionale al Tg1 si è messo a parlare di lotta per il titolo. Fred, gli italiani sono così: se dici loro qualcosa, se fai annusare un’idea, poi gliela devi dare in pasto. Almeno, volendo essere concessivi, devi dimostrare che ci hai provato fino alla fine. 

Su questo non si possono addensare dubbi. La Ferrari vuole competere ai massimi livelli e lo dimostrano tanti segnali: dalla campagna acquisti sul mercato dei tecnici all’accordo con Lewis Hamilton che, anche se qualcuno non vede di buon grado, è pur sempre una dimostrazione di forza che ricorda fasti di un passato glorioso che si intende replicare. 

Ferrari, Carlos Sainz - Gp Australia
Carlos Sainz si lancia tra i suoi uomini per festeggiare la vittoria del Gp d’Australia 2024

Ferrari: Vasseur controlla il fuoco della passione

La frizzantezza che si percepisce intorno a un cavallino che è tornato a impennarsi fiero e maestoso ha bisogno di essere controbilanciata da una sana dose di realismo. Ecco che Fred pianta una frenata verbale che ha il compito di tenere tutti sul chi vive. Il cammino è appena cominciato, guai a sentirsi arrivati.

Non sono affatto concentrato sulle prestazioni della Red Bull, sono concentrato su quelle della nostra vettura. Abbiamo fatto un passo avanti. La fiducia è una parte enorme dei risultati in questo business e penso che ne abbiamo costruita nell’ultimo mese. Anzi, avevamo iniziato già nell’ultima parte della stagione 2023”. Così ha esordito l’ingegnere al portale ufficiale della Formula 1. 

La Ferrari, in Australia, è stata in grado di comporre il suo puzzle prestazionale, cosa che non sempre è accaduta in passato e che non è detto possa essere replicata con disinvoltura in ogni singolo weekend di gara. Questo è il primo aspetto sul quale Vasseur puntualizza: non è immaginabile, oggi, che si possa dare scacco alla Red Bull in tutte e 24 le gare che compongono la stagione.

Non credo che saremo in grado di farlo ogni settimana”, ha spiegato alludendo alla possibilità di battere i rivali anglo-austriaci. “Quando lo siamo, possiamo metterli sotto pressione e quando accade possono commettere errori, quindi dobbiamo continuare in questa direzione“.

Frédéric Vasseur, il n°1 della Gestione Sportiva della Scuderia Ferrari

Alla luce di questa lucida affermazione, quanto ottenuto nelle prime due gare è considerato oro che luccica. Anche perché è chiaro che la Ferrari abbia racimolato meno di quanto meritasse tra l’indisponibilità di Carlos Sainz, l’unico pilota a portare vittorie negli ultimi due anni, e i problemi riscontrati sulla vettura di Leclerc, a Sakhir. La matematica non è materia opinabile: senza questi episodi avversi, oggi, la rossa guiderebbe nella classifica costruttori.  

Non siamo rimasti delusi dai nostri risultati in Bahrain e Arabia Saudita, né ci stiamo facendo prendere la mano da questa doppietta. Dobbiamo continuare con questo approccio nelle prossime gare perché è l’unico modo per ottenere i risultati che vogliamo“. Ecco l’uomo con la lancia da pompiere in mano a fare il suo dovere.

Un atteggiamento risoluto che ci sentiamo di esaltare poiché l’ambiente del tifo Ferrari è afflitto dalle crisi d’astinenza: far riassaporare certe magiche sostanze, far sentire certi inebrianti effetti, può essere pericoloso se non è possibile dare continuità. Cosa che Maranello vuol trovare, cosa per la quale, bisogna essere onesti, forse servirà ancora un po’ di pazienza.


Crediti foto: Scuderia Ferrari

Exit mobile version