Cane e gatto

Christian Horner e Toto Wolff proprio non si prendono. A Suzuka l'ennesimo scontro a distanza in un rapporto mai decollato

Christian Horner e Toto Wolff non si stanno reciprocamente simpatici. Il manager della Mercedes, che sta attraversando un periodo di forma nerissimo, ha sentenziato sul mondiale 2024 dicendo che è praticamente chiuso per manifesta superiorità della RB20. Affermazione che non ha trovato concorde la controparte della Red Bull che non ha perso tempo a replicare.

I numeri. Verstappen guida la classifica piloti con 77 punti, 13 in più di Perez, mentre la Red Bull è in testa nella classifica costruttori con 141 punti, 21 in più della Ferrari. Il dominio di Max, abbastanza tangibile, è stato parzialmente limitato da un problema tecnico all’Albert Park. 

Sono fondati i motivi di preoccupazione per i rivali della franchigia anglo-austriaca dopo le 19 vittorie ottenute nella scorsa stagione. Uno spauracchio ben presente nella testa di tutti, anche degli appassionati che non vogliono un altro campionato piatto e scontato verso il quale rischiamo comunque di avviarci.

Christian Horner - Team Principal Oracle Red Bull Racing
Christian Horner – Team Principal Oracle Red Bull Racing

Red Bull: Horner non si fida degli avversari

Nonostante l’ottimo inizio, però, Horner non si fida troppo e si è divertito a prendere in giro l’ormai ex rivale diretto Wolff. Parlando con i media, a Suzuka, ha commentato le parole di Wolff che s’è detto scettico sull’emersione di un soggetto che possa battere Verstappen già quest’anno: 

È ancora presto per dare per scontata l’intera stagione. Ci sono ancora 20 gare da correre Ho imparato, nel corso degli anni, a non dare troppo peso a ciò che dice Toto“.

I due, forse interpretando un ruolo nel quale si trovano molto comodi, non perdono occasione per punzecchiarsi a distanza. D’altro canto Wolff le sta provando tutte per mettere i bastoni tra le ruote al collega, a partire dagli abboccamenti pubblici su Verstappen che ha un contratto che lo lega al team campione del mondo fino al 2028.

Per ora le scaramucce mediatiche non scalfiscono Horner che va avanti senza lasciarsi troppo condizionare dalle punture di spillo che arrivano da Brackley. In una Formula 1 sportivamente piatta, ahinoi, questi sono gli unici guizzi che passa il convento.


Crediti foto: F1

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