A volte non si capisce se sia una rappresentazione creata consapevolmente o se i due hanno davvero un rapporto così conflittuale. Ripercorrere le tappe del rapporto Horner – Wolff sarebbe un esercizio lungo e noioso a cui non vi sottoponiamo.
Fatto sta che i due, da qualche anno, sembrano cane e gatto e non fanno altro che lanciarsi frecciatine più o meno velate. Il campionato 2021, chiaramente, ha contribuito a rendere più profondo il crepaccio che li divide, ma la sensazione che spesso i nostri protagonisti si comportino come se fossero davanti alle telecamere di Drive to Survive è netta.
Il recente Horner-Gate ha riattivato il contrasto. Wolff ha più volte parlato di integrità da preservare. Bordate pesanti alle quali il n°1 della scuderia austriaca non ha replicato forse perché c’è ancora un procedimento in corso da parte della FIA.

Max Verstappen: l’elemento che acuisce il contrasto tra Horner e Wolff
Le risposte, invece, arrivano quando il manager della Mercedes ingerisce – o prova a farlo – nelle questioni che riguardano la vita dei rivali. Il tema del contendere è sempre lo stesso da diverse settimane: il futuro di Max Verstappen.
Dopo il Gp della Cina Wolff, quasi a voler stuzzicare la controparte visto che oggi la Mercedes è tutt’altro che un team attraente, ha parlato nuovamente del tre volte iridato.
“Ci sono tanti fattori che giocano un ruolo nell’arrivo o meno di un pilota. Chiaramente si può affermare che la macchina più veloce è nelle mani del pilota più forte. Ma non credo che questo possa essere l’unico motivo per restare dove si è. Diciamo che per le menti semplici questo potrebbe essere sufficiente per restare in un team. Ma forse bisogna andare più a fondo, specie per quel tipo di persone che cercano anche altre cose. E credo proprio che Max abbia questa caratteristica”.
“Non penso che sia una questione di convincerlo a passare in Mercedes. Credo che Max conosca le corse meglio di chiunque altro e saprà prendere la decisione migliore. E in questo senso sono diversi i fattori che giocano un ruolo. Lui è la prima tessera del domino nel mercato, aspettano tutti di sapere cosa farà. Se c’è la possibilità di averlo nel 2025? Se rispondessi, manderei all’aria tutta la mia strategia”. Toto, ci stai dicendo qualcosa o vuoi semplicemente giocare con le parole?

La provocazione è arrivata a bersaglio visto che Horner non ha perso tempo a replicare “Devo riflettere attentamente su cosa dire. Non credo che i problemi di Toto al momento siano i piloti. Ritengo che abbia altri elementi su cui concentrarsi, prima di pensare ai piloti non disponibili sul mercato”. Beh, Wolff se l’è cercata, diciamolo.
“Non so quante volte debba ripeterlo. Anche Max l’ha già ribadito. Non voglio continuare a parlare di questa storia, anche perché a volte mi sembra che venga tirata fuori solo per fare rumore. Posso assicurarvi che non c’è il minimo dubbio su dove sarà Verstappen per il prossimo anno”.
“Abbiamo superato il numero di gare vinte dalla Mercedes nell’era moderna. Perché mai Max dovrebbe lasciare Red Bull? La Mercedes al momento è la terza squadra e con quella power unit, è anche dietro ai suoi clienti”.
“Quindi penso che Toto spenderebbe meglio il suo tempo concentrandosi sulla sua squadra e non sul mercato piloti. A proposito: avete sentito che Russell a fine 2025 è in scadenza di contratto? Forse non è così felice di restare per il 2026”.
Non le ha mandate a dire Horner. Capitolo chiuso? Non c’è da esserne così sicuri. I due, in fondo, si divertono a provocarsi vicendevolmente. Sotto sotto vuoi vedere che si vogliono bene?
Crediti foto: F1, Oracle Red Bull Racing, Mercedes-AMG Petronas F1 Team