A seguito delle recenti prestazioni deludenti di Yuki Tsunoda – l’ultima zona punti risale al Gp d’Imola – si era diffusa nel paddock la voce di un possibile ennesimo ribaltone per quel secondo sedile in Red Bull che in passato ha già fatto illustri “vittime”. Tuttavia, sembra che la mentalità del pilota giapponese stia finalmente cambiando. Lo stesso Helmut Marko ha notato delle differenze comportamentali, spiegando come il venticinquenne si stesse impegnando per migliorare le proprie prestazioni.
Durante l’ultimo Gran Premio, il presidente di Honda Racing Corporation, Koji Watanabe, ha parlato del giapponese della Red Bull – cresciuto con il programma Honda – smentendo in via ufficiosa l’addio di Tsunoda dopo la pausa estiva.
“Dall’esterno, la mia impressione è che Red Bull stia faticando più del previsto. Però, dopo dei contatti con Yuki, lo abbiamo ascoltato e sembra che stia assumendo una visione più positiva di quanto pensassimo. Se la vettura migliora, credo che possa ancora fare bene. A tal fine, noi di HRC continueremo a fornire loro il nostro pieno supporto anche in futuro, come sempre“, dichiara Watanabe ai microfoni di as-web.jp.
Koji Watanabe fa chiarezza sul futuro di Tsunoda
Si sa, fare il compagno di squadra di Max Verstappen è forse il mestiere più difficile del mondo. Ciononostante, ultimamente sembra che le cose stiano andando nella giusta direzione per il classe 2000. Prima la fiducia di Helmut Marko, poi la promozione a Team Principal di Laurent Mekies – abbiamo approfondito questo tema in un articolo precedente – adesso l’appoggio del presidente di HRC.
Watanabe ha ammesso che insieme a Red Bull hanno optato per una visione a lungo termine per il proprio pilota: “Se avesse fatto sin da subito male, non avremmo iniziato subito le discussioni sul suo futuro. Avevamo preferito adottare una visione a lungo termine. Quindi, non credo che perderà il posto durante la pausa estiva, ho avuto conferma dalla squadra e vorrei chiarire che, in sostanza, Yuki correrà per la Red Bull fino alla fine di questa stagione“, dichiara il giapponese.

Per Tsunoda il futuro resta ancora aperto. Se non dovesse più indossare la tuta della Red Bull nel 2026 – si parla di Cadillac o Haas – per Honda non ci sarebbero problemi, come ha precisato lo stesso Watanabe con una battuta ironica sulla collaborazione tra Haas e Toyota: “Non c’è problema, non sono un team Toyota“.
Per concludere, la strada verso la conferma definitiva è ancora lunga, ma questa volta, tra la ritrovata fiducia interna e il sostegno di Honda, Tsunoda può veramente ritrovare la serenità e migliorare le proprie prestazioni. Con Laurent Mekies come TP, portare la sua RB21 costantemente in zona punti potrebbe consentirgli di mantenere il posto a Milton Keynes.
Crediti foto: Honda Racing Global, Oracle Red Bull Racing
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