Helmut Marko e le sue ossessioni: Ferrari e Leclerc

Il superconsulente della Red Bull si esprime spesso in maniera tagliente nei confronti della Ferrari e del suo alfiere principale, Charles Leclerc. Quello di Helmut Marko è un gioco a mettere pressione o è semplice timore per la crescita della Rossa?

La Ferrari deve esercitare necessariamente un’attrazione morbosa su Helmut Marko, non c’è altra spiegazione. L’ottantenne ex pilota di Graz non perde occasione per entrare a gamba tesa nell’ambiente rosso. E lo fa spesso con commenti non richiesti e non proprio carini.

In questa ingerenza costante è Charles Leclerc uno dei suoi principali obiettivi. Chissà, magari lo teme e cerca di sminuirne le prestazioni. Oppure prova a metterlo sotto pressione con esternazioni che risultano onestamente esagerate. Quasi ossessive nella loro ciclicità. 

Helmut Marko e uno sguardo costantemente rivolto verso la Ferrari

Al termine della stagione 2021, la prima di Carlos Sainz in rosso, il super consulente della Red Bull si era espresso in questi termini: “Carlos è un ottimo pilota da corsa, il fatto che abbia lasciato la Red Bull non è dovuto alle sue prestazioni. In ogni caso ha dimostrato che Leclerc probabilmente non è il prodigio che molti pensavano”.

Ferrari
Carlos Sainz e Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) si confrontano con Max Verstappen (Red Bull) dopo il GP d’Austria 2023

È vero che in quel campionato lo spagnolo fu in grado di avere la meglio sul monegasco, ma non emersero i crismi della dominanza. Le due stagioni successive hanno visto Leclerc battere il compagno di scuderia, ma a Helmut è rimasto il tarlo che ogni tanto gli martella il cervello e lo fa ritornare sulla sua dolce fissazione: comfort zone?

Oggi, quasi a voler rinnovare la liturgia, il prode Marko torna a parlare di Carletto da Monaco. E lo fa ancora una volta in relazione al compagno di squadra. “Sainz è un pilota forte e ambizioso che ora ha motivazioni al massimo perché è stato licenziato dalla Ferrari e perché è reduce da un’appendicite, dietro al suo rendimento c’è il fatto che si stiano incastrando tutti questi fattori”.

E fin qua nulla di strano. Anzi, il ragionamento sembra pure essere lineare e condivisibile nell’impianto. Ma poi il vizietto torna a bussare a qualche sinapsi sensibile che replica solerte. Eccone il risultato: “In questo momento Carlos è superiore a Leclerc, che invece è stato migliore di Sainz nel 2023″. 

Due gare per tirare le somme non sono pochine? Non per lui che, evidentemente, ha altri parametri valutativi. A proposito di questi, Marko non ha risparmiato qualche piccola frecciata  alla Ferrari che nelle prime libere odierne ha fatto la voce grossa sul passo gara. 

Siamo molto soddisfatti. Abbiamo portato aggiornamenti relativamente importanti e hanno funzionato. Il long run della Ferrari è stato davvero impressionante, Leclerc è stato un secondo più veloce. Ma non è questa la realtà: se caricano meno benzina, cosa che alla Ferrari piace fare, sono vicini a noi”.

Helmut Marko, consulente Oracle Red Bull Racing

Chissà se questo giudizio era stato espresso anche dopo le libere del Gran Premio d’Australia in cui la SF-24 aveva altrettanto sorpreso per solidità e velocità. E sappiamo poi com’è terminata. 

Quello di Marko è il solito gioco mirato a lanciare la palla nel campo avversario. Così come in Ferrari hanno più volte affermato di voler esercitare pressione per indurre la Red Bull all’errore, allo stesso modo da Milton Keynes si prova con le repliche verbali a creare un po’ di scompiglio nella controparte che sta mostrando una straordinaria fermezza mentale.

Scaramucce dietro le quali – e si ritorna a Sainz – ci potrebbe essere la volontà di scritturare le prestazioni del madrileno. Stamattina Christian Horner ha blindato Max Verstappen. Su Sergio Perez, il cui contratto scade a fine stagione, aleggiano diversi dubbi. E quella di Carlos potrebbe rappresentare una soluzione validissima che chiuderebbe il cerchio visto che si è fatto le ossa proprio nell’accademia della Red Bull diretta proprio da lui, l’ingerente Helmut Marko.  


Crediti foto: Oracle Red Bull Racing

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