Si è spesso letto in questi giorni che Lewis Hamilton avrebbe sempre covato il recondito desiderio di andare in Ferrari. Un sogno che si è avverato in questo mese di gennaio ma che per essere realizzato ha richiesto un lavoro molto più lungo, che è partito da lontano. Molti hanno criticato questa narrazione espressa dallo stesso pilota che sarebbe stato accusato di opportunismo per ingraziarsi la piazza.
Che i piloti possano esprimere punti di vista per attirare a sé le simpatie del pubblico è un fatto scontato e vecchio come il mondo. D’altro canto non s’è mai osservato uno sportivo esprimere remore sulla sua nuova destinazione. Che Lewis abbia subito il fascino del rosso è un fatto confermato da tanti piccoli grandi dettagli, a partire dall’amore per le vetture stradali che il britannico ha posseduto e possiede. Un’icona, quella della Ferrari, che non può rimanere indifferente al racer più famoso ed esposto di sempre e non solo per questioni prettamente “pistaiole”, per citare l’ex team principal Maurizio Arrivabene.

Hamilton – Ferrari: è Lewis che ha forzato la mano per primo
Ma insomma, è stato Hamilton a volere la Ferrari o quest’ultima a cercarlo? Stando a quanto affermato da Carlos Sainz Senior, uno che la trattativa l’ha vissuta in maniera diretta visto che nei giorni ei contatti tra Maranello e il driver di Stevenage stava parlando con Fred Vasseur del rinnovo di suo figlio, sarebbe stato proprio Lewis a corteggiare la Rossa.
A conferma la credibilità della versione si ricordino le parole di Toto Wolff che, circa un mese fa, ha ammesso di aver saputo del passaggio di Hamilton alla corte di John Elkann e Benedetto Vigna proprio dall’ex campione di rally che aveva avvertito il manager austriaco che il suo pilota era prossimo al “tradimento”.
“Non direi che la Ferrari si è comportata male . Semplicemente si sono create le circostanze della tempesta perfetta”, ha spiegato Carlos Sr. al podcast El Cafelito. “La Ferrari era contenta di Carlos, ma si è creata questa possibilità perché è stata generata da Hamilton stesso. È stato lui ad avvicinare la Ferrari e a far nascere l’opportunità. Forse quel processo avrebbe potuto essere più trasparente, ma poi sarebbe trapelato e la Ferrari non voleva assolutamente questo”.

Lewis Hamilton e la necessità di cambiare aria
Parole che confermano come Lewis avesse la necessità di vivere il rosso e forse di trovare nuovi stimoli dopo anni nella squadra con la quale ha conosciuto trionfi e gloria. È stato lo stesso sette volte iridato, in un’intervista rilasciata a Linkedin, ha ribadire che era giunto il momento di cambiare aria per ritrovare motivazioni parzialmente smarrite.
“Ogni nuova opportunità è un salto nel vuoto. Nessuno può prevedere il futuro, ma rimanere troppo a lungo nella propria zona di comfort comporta il rischio di diventare compiacenti. Sentivo che firmare con Ferrari fosse la scelta giusta per me e che mi avrebbe dato lo stimolo di cui avevo bisogno. Bisogna cercare qualcosa che vi renda soddisfatti e vi permetta di vivere la vita che desiderate”.
Forse l’amore di Hamilton per la rossa non parte da lontanissimo come si è forzatamente raccontato in giorni in cui ogni singolo dettaglio mediatico è stato amplificato in un processo di sovraesposizione, ma è stata pressante la voglia – e la necessità – di Lewis di abbracciare la causa ferrarista per completare quell’opera interrottasi negli ultimi giri del Gp di Abu Dhabi 2021. E questo non può che essere un segnale positivo per i tifosi della Ferrari.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP