Hamilton – Ferrari: attrazione fatale

Toto Wolff, team principal e co-proprietario di Mercedes AMG F1, ha parlato della maniera in cui si è consumato il divorzio tra Hamilton e il team anglotedesco comprendendo le scelte del pilota che non poteva dire di no alla Ferrari


A Febbraio il mondo della Formula 1 è stato letteralmente stravolto dalla notizia dell’annuncio dell’ingaggio di Lewis Hamilton da parte della Ferrari. Una cosa così spiazzante che ha lasciato di stucco lo stesso Toto Wolff che, pur avendo accordato la clausola rescissoria nel contratto, non poteva immaginare che il sette volte iridato la attivasse in maniera così repentina.

La sorpresa è aumentata anche perché a fare un tiro mancino è stato Fred Vasseur che di Wolff è più di un amico. Insomma, una serie di fendenti che hanno ferito uno scafato manager che si è lasciato “dribblare” per eccesso di sicurezza nel ritenere Hamilton un uomo fedele alla causa della Stella a Tre Punte. In quest’ottica, però, Lewis chiedeva un legame più lungo che Toto non ha voluto concedere. Da qui le basi per la rottura di un’intesa che si credeva intramontabile.  

Tra me e Lewis c’è un rapporto professionale e uno personale. Quando avevamo firmato un contratto a breve termine  era chiaro che sarebbe potuto succedere questo”, ha spiegato Wolff ai microfoni di Sky Sports UK

Quello che mi ha fatto male è che non ho avuto tempo di reagire. È successo tutto in un giorno. Da qualche parte ho letto un motto che recita così: <<Gioca duro, perdona in fretta e chiedi scusa quando hai torto>>. Voglio dire, il nostro rapporto personale non ne ha risentito”, ha osservato il manager viennese. 

Toto Wolff e Lewis Hamilton - Mercedes AMG Petronas F1 Team
Toto Wolff e Lewis Hamilton, una coppia con la data di scadenza, Mercedes AMG Petronas F1 Team

Ferrari – Hamilton: una scelta comprensibile

Se mi metto nei suoi panni posso capirlo: la squadra non stava andando molto bene, si trova nell’ultima fase della sua carriera e tutti vogliono indossare una tuta rossa con il cavallino. E anche finanziariamente sicuramente c’erano condizioni molto favorevoli. Ho capito le sue motivazioni e sono assolutamente in pace con lui, il nostro rapporto è molto più profondo. Ma non abbiamo divorziato amichevolmente”.

Non c’è rancore nelle parole di Wolff che ha metabolizzato l’addio. Ora l’obiettivo del n°1 della Mercedes è rimpiazzare degnamente un pilota da 104 vittorie. Gli occhi sono tutti puntati su Max Verstappen che potrebbe abbracciare i colori della franchigia inglese nel 2026. L’obiettivo è quello: in “bassa frequenza” si muovono le diplomazie.


Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team, Scuderia Ferrari HP

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